lunedì 29 dicembre 2008

Assalto all'studio legale di Shirin Ebadi

Lunedi '29 dicembre 2008 a 5:30 del pomeriggio l'studio legale di Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, avvocatessa e difensore dei diritti umani è stata assalto da 5 agenti di sicurezza che identificano se stessi come finanzieri e hanno presentato una lettera che consenta loro di prendere due computer e altri documenti dall'ufficio.

Shirin Ebadi ha tuttavia rifiutato di cedere i file e computer a loro citando il carattere riservato delle attività degli avvocati, in particolare gli avvocati dei diritti umani, e sostenendo che rinuncia i file dei suoi clienti ai funzionari del governo che avrebbe violato la riservatezza.

Questo ultimo assalto avviene a seguito della chiusura del Centro dei difensori dei diritti umani il 21 dicembre che fornisce assistenza legale gratuita e il sostegno ai difensori dei diritti dell'uomo.
A pochi giorni dalla chiusura del Centro che Ebadi è membro fondatore, ha collaborato con gli agenti del fisco nel corso di questa inchiesta, tanto che gli agenti del fisco l'hanno ringraziato per la sua collaborazione.

Questi funzionari hanno esaminato i computer e altri documenti in ufficio dei difensori dei diritti umani e hanno annunciato che, dal momento che non vi erano documenti relativi al suo reddito imponibile di pagamento non rimuovano i documenti o il computer dall'ufficio. Nonostante questo , il giorno seguente, L'agenzia Mehr ha annunciato in una relazione che Shirin Ebadi aveva smesso di pagare le sue tasse. Questa notizia è stata smentita da Shirin Ebadi.
Questo ultimo assalto sembra essere parte di una campagna in corso di vessazioni a danno dei Shirin Ebadi e difensori dei diritti umani nel suo insieme e riflette il peggioramento della situazione dei diritti umani in Iran


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Feministschool .
يورش به دفتر وكالت شيرين عبادي

9 دی 1387



روز دوشنبه ساعت پنج و سي دقيقه نهم دي‌ماه 1387 پنج نفر تحت پوشش مأمور مالياتي به دفتر وكالت شيرين عبادي يورش آوردند. آنان با ارائه نامه‌اي درخواست مي‌كردند كه دو عدد كيس كامپيوتر دفتر شيرين عبادي راهمراه خود ببرند. از آنجا كه وكيل محرم اسرار مردم است و نمي‌تواند پرونده موكلان خود را در اختيار كارمندان دولت قرار دهد، شيرين عبادي با اين امر مخالفت كرد.

اين در حالي است كه در مراجعه قبلي افرادي كه خود را مأمور مالياتي معرفي مي‌كردند و پس از پلمپ دفتر كانون مدافعان حقوق بشر انجام شد، عبادي كمال همكاري خود را با آنان انجام داد به‌گونه‌اي كه اين افراد كه خود را مأمور مالياتي مي‌ناميدند از اين همكاري تشكر كردند. آنان با بررسي كامپيوتر‌ها اعلام كردند چون سندي دال بر درآمد مشاهده نمي‌شود، بنابراين سندي نيز از دفتر خارج نمي‌شود.

اين در حالي است كه روز بعد گروه اقتصادي خبرگزاري مهر در خبري اعلام كرد كه شيرين عبادي مشكل مالياتي دارد. امري كه سابقه ندارد يك خبرگزاري چنين خبري را منتشر كند. در هر صورت اين خبر توسط شيرين عبادي تكذيب شد.

در حال حاضر نيروي انتظامي در دفتر شيرين عبادي حضور دارد.

در همين لحظات كه فراد مدعي مأمور مالياتي در دفتر وكالت شيرين عبادي حاضر هستند، او اعلام كرد كه در صورت انتشار هر نوع مطلب در خصوص موكلان خود كه بصورت امانت نزد او است اعلام خطر مي‌كند.

domenica 21 dicembre 2008

A Teheran la polizia ha fatto irruzione nella sede dell’organizzazione dell’avvocato impegnato da anni in difesa delle donne e dell’infanzia




TEHERAN - La polizia iraniana ha fatto irruzione e chiuso d’autorità il quartier generale del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, organizzazione non governativa guidata dall’avvocato Shirin Ebadi, la pacifista e femminista insignita nel 2003 del premio Nobel per la Pace per il suo impegno a favore delle donne, dell’infanzia e dei dissidenti.

Lo ha denunciato la vice di Ebadi, Narges Mohammadi, secondo cui all’operazione hanno preso parte agenti in uniforme di ordinanza ma anche altri in borghese, probabilmente appartenenti dunque ai corpi speciali. “Hanno messo i sigilli al nostro ufficio e ci hanno intimato di sgomberarlo senza opporre resistenza. C’è anche la signora Ebadi”, ha precisato.

“Non abbiamo altra scelta che andarcene”. Durante l’incursione è stato fatto l’inventario dei beni di proprietà dell’associazione. “Non ci hanno mostrato l’ordine di perquisizione emesso dalla magistratura, ce ne hanno soltanto comunicato il numero di protocollo”, ha accusato la militante.

Secondo Mohammadi, diverse decine di poliziotti di rinforzo si erano radunati davanti all’edificio, situato nella parte nord-occidentale della capitale iraniana. Proprio oggi il gruppo umanitario avrebbe dovuto celebrare nella sua sede una cerimonia per commemorare, a posteriori, il sessantesimo anniversario della fondazione, caduto il 10 dicembre scorso; quello stesso giorno Ebadi, 61 anni, prima donna di fede musulmana a ricevere il Nobel per la Pace, si trovava a Ginevra, presso il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, dove ha pronunciato un discorso con cui ha lanciato un appello per il riconoscimento di un ruolo più ampio alle Ong nelle attività dell’organismo Onu e di altri enti ufficiali analoghi.


Fondato dalla battagliera avvocatessa insieme a quattro colleghi lo stesso anno in cui le fu conferito il Nobel, il Centro dei Difensori dei Diritti Umani è considerato la principale entità per la tutela delle libertà civili esistente nella Repubblica Islamica. Ha difeso sistematicamente innumerevoli oppositori, prigionieri politici, dirigenti dei movimenti studenteschi e personalità perseguitate per la loro lotta a favore della libertà di coscienza. Di recente si è distinto in particolare per l’appello, rivolto al regime degli ayatollah, affinché siano bloccate le continue esecuzioni di condannati per reati di minore gravità. Il mese scorso, durante un raduno dell’organizzazione, Ebadi attaccò il nuovo codice penale iraniano, sottolineandone il mantenimento delle discriminazioni a danno delle donne e l’interpretazione a suo dire “scorretta” dei principi dell’Islam.

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21 dicembre 2008

fonte: http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/esteri/iran-diritti/iran-diritti/iran-diritti.html?rss

sabato 20 dicembre 2008

L'attiviste donne senza permesso di uscire dal Iran






Le attiviste del movimento delle donne che non hanno avuto permesso di uscire dall Iran. Parvin Ardalan, Talat taghinya, Mahnaz seifi, Mansoureh Shojaee, Susan Tahmasebi e Nasrin Sotoudeh

Nasrin Sotoudeh(avvocatessa e attivista del movimento delle donne ad aeroprto di Teheran con Nima di 9 mesi e Mansoureh Shojaee(giornalista e attivista ), prima di partie per Dubai ad assistere ad una festa per l' anniversario del 8 Marzo.
una partenza non avenuta .

mercoledì 17 dicembre 2008

Un appello dal Human Rights First: Iran Must Respect Defenders' Right to Travel

Click Here to Take Action:

http://action.humanrightsfirst.org/campaign/Nasrin/




On December 10, women's rights activist and attorney Nasrin Sotoudeh and her family went to the Imam Khomeini Airport. They planned to travel to Italy, where Sotoudeh was to receive an international human rights award.



Sotoudeh heard her name announced over the airport intercom system. Security officials approached her, seized her passport, and informed her that she was not permitted to travel.



Sotoudeh is not alone. At least four other women's rights activists have gone through the same experience: Parvin Ardalan, Mansoureh Shojaee, Talat Taghinia, and Sussan Tahmasebi. Furthermore, Esha Momeni, member of the One Million Signatures Campaign for gender equality, is still unable to leave Iran, as the Ministry of Intelligence continues to hold her passport.



Governments must grant all persons the right to travel. Human rights defenders in particular rely on the exercise of this right in order to participate in meetings with their colleagues around the world and to have access to international human rights bodies.



Please join us in calling on the Iranian authorities to end their harassment of women's rights activists and to respect the right of human rights defenders to travel.



Click Here to Take Action:

http://action.humanrightsfirst.org/campaign/Nasrin/



Click Here to Learn More about This Case:

http://action.humanrightsfirst.org/campaign/Nasrin/explanation

حقوق بشر وهمبستگی وکلا


اعلام همبستگی وحمایت وکلای استان بولزانو از نسرین ستوده 16.12.2008

کانون وکلای شهر بولزانو در نشست دیروز با رضا خندان و دخترشان همبستگی خود را با نسرین ستوده اعلام کردند

نسرین ستوده که برای گرفتن جایزه حقوق بشر بین الملل به ایتا لیا دعوت شده بود در تاریخ 10.12.2008در هنکام خروج ازایران بعد از گذشتن از محوطه مهر گذرنامه فرودگاه ممنوع الخروج اعلام شد واز سفر باز ماند. رئيس کانون وکلای استان بولزانو ماریا کارملا کاریرا دیروز همبستگی محکم همه وکلا رابا نسرین به شوهرش اعلام کرد. و بعنوان قدر دانی از فعالیتهای همکار ایرانی یک لوحه تقدیر و یک هزار یورو باسپاس از زحماتش به شوهر و دخترشان داده شد. نسرین ستوده در تابستان گذشته در هنگام دفاع از موکلانش که برای دفاع از حقوقشان که طبق قوانین ایران نا عادلانه است دستگیر شد
شوهر نسرین در سخنان کوتاهش گفت که این قدر دانی ها به همسرم نیروی بیشتری برای پیش برد راهش خواهد داد و همینطور نیرو به جنبش زنان برای ادامه کوششان در دفاع از حقوق مدنی. نسرین بخاطر پرونده تابستانش می بایست بزودی به دفاع از خود روانه دادگاه گردد.

Diritti umani, solidarietà degli avvocati


Alto Adige — 16 dicembre 2008

BOLZANO. L’Ordine degli avvocati della provincia di Bolzano ha espresso ieri piena solidarietà alla collega iraniana Nasrin Sotoudeh bloccata nel suo Paese dalle autorità locali per evitare che potesse ritirare personalmente il premio assegnatole dall’associazione di promozione e difesa dei diritti umani (HRI) di Bolzano. La presidente dell’Ordine altoatesino, l’avvocatessa Maria Carmela Carriere, ieri ha espresso la massima solidarietà ed ha consegnato al marito e alla figlioletta della donna (presenti a Bolzano) una targa ed un assegno di mille euro. Il riconoscimento è all’impegno dimostrato dall’avvocatessa iraniana arrestata nell’estate scorsa per aver aiutato le donne del suo Paese a difendere i propri diritti sulla base di quanto previsto dalla legge iraniana. «Questo premio - ha detto brevemente il marito - darà forza a mia moglie e a tutte le donne iraniane di continuare la battaglia in difesa dei diritti civili». L’avvocatessa Nasrin Sotoudeh è attualmente in attesa di essere processata a seguito della propria

Un riconoscimento a Chi si impegna per i diritti umani

Dal giornale Altoadige 11.12.228 :
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L'Human Rights International 2008

Un Riconoscimento a chi si
impegna per i diritti umani

La consegna del Human Rights International (HRI)-Premio per i diritti umani 2008,è in programma domani alle ore 20 all'Hotel Steingenberger,a consegnarlo,organizzazione di volontariato a sostegno e difesa dei diritti umani Human Rights International(HRI) di Bolzano.
"Ci sono persone che lottano tenacemente per i diritti umani,ma chi protegge i difensori dei diritti umani nella loro missione?".trovare una risposta a questa domanda é stato il punto di partenza per i responsabili HRI in Alto Adige,che gli ha portato a istituire un riconoscimento per coloro che difendono i diritti umani nel mondo ,mettendo in rischio anche la loro vita.
HRI ha trovato conferma della bonta' di questo intendimento.
Anche nella parola di Shirin Ebadi,a giugno in occasione del primo congresso internazioale dei musei delle donne svoltosi in citta',quando emerse l'avviso che azioni a sostegno dei difensori dei diritti fondamentali e della dignità umana e riconoscimenti per coloro che sono impegnati in questa dificile battaglia,specie nel vicino oriente,giocano un ruolo fondamentale.Ironia del sorte,nello stesso tempo a Teheran l'avvocatessa Nasrin Sotoudeh veniva arrestata con altre otto donne con l'accusa di essere intervenuta a loro difesa. Le donne avevano preso parte ad una manifestazione programata da tempo,contro le leggi in vigore in quel paese,fortamente discriminatorie nel confronti delle donne.
Shirin Ebadi e la rete dei musei delle donne sono la madrina delle inziativa di domani sera all'hotel steingenberger,Nasrin Sotoudeh che ha nel fratempo ripreso,subito dopo essere liberata,la sua attivita a difesa delle vittime si é sentita all'apprendere della designazione,fortificata ed internazionalmente sostenuta."Questa riconoscimento sarà di solievo alladurezza della condanna",era stata la prima valutazione giunta dall'Iran.
Il movimento delle donne iraniane avrebbe voluto organizzare alcuni giorni fa una manifestazione in onore dela premiata ma la autorita iraniane lo hanno proibito.

mercoledì 10 dicembre 2008

اعلاميه ي جهاني حقوق بشر

به مناسبت شصتمین سالگرد اعلامیه جهانی حقوق بشر

اعلاميه ي جهاني حقوق بشر

منبع: سایت سازمان ملل

از آنجا که شناسايي حيثيت ذاتي کليه اعضاي خانواده بشري و حقوق يکسان و انتقال ناپذير آنان اساس آزادي و عدالت و صلح را در جهان تشکيل مي دهد ، از آنجا که عدم شناسايي وتحقير حقوق بشر منتهي به اعمال وحشيانه اي گرديده است که روح بشريت را به عصيان واداشته و ظهور دنيايي که در آن افراد بشر در بيان عقيده آزاد و از ترس و فقر فارغ باشند به عنوان بالاترين آمال بشر اعلام شده است ، از آنجا که اساساً حقوق انساني را بايد با اجراي قانون حمايت کرد تا بشر به عنوان آخرين علاج به قيام بر ضد ظلم و فشار مجبور نگردد ، از آنجا که اساساً لازم است توسعه روابط دوستانه بين الملل را مورد تشويق قرار داد ، از آنجا که مردم ملل متحد ايمان خود را به حقوق اساسي بشر و مقام و ارزش فرد انساني و تساوي حقوق مرد و زن مجدداً در منشور اعلام کرده اند و تصميم راسخ گرفته اند که به پيشرفت اجتماعي کمک کنند و در محيطي آزادتر وضع زندگي بهتري به وجود آورند ، از انجاکه دولتهاي عضو متعهد شده اند که احترام جهاني و رعايت واقعي حقوق بشر و آزادي هاي اساسي را با همکاري سازمان ملل متحد تامين کنند ، از آنجا که حسن تفاهم مشترک نسبت به اين حقوق و آزاديها براي اجراي کامل اين تعهد کمال اهميت را دارد ، مجمع عمومي اين اعلاميه جهاني حقوق بشر را آرمان مشترکي براي تمام مردم و کليه ملل اعلام مي کند تا جميع افراد و کليه ارکان اجتماع اين اعلاميه را دائماً مد نظر داشته باشند و مجاهدت کنند که بوسيله تعليم و تربيت احترام اين حقوق و آزادي ها توسعه يابد و با تدابير تدريجي ملي و بين المللي ، شناسايي و اجراي واقعي و حياتي آنها ، چه در ميان خود ملل عضو و چه در بين مردم کشورهايي که در قلمرو آنها مي باشند ، تامين گردد .

ماده اول : تمام افراد بشر آزاد به دنيا مي آيند و از لحاظ حيثيت و حقوق با هم برابرند . همه داراي عقل و وجدان مي باشند و بايد با يكديگر با روح برادري رفتار كنند .

ماده دوم :

1) هر كس ميتواند بدون هيچ تمايز - خصوصاً از حيث رنگ ، جنس ، نژاد ، مذهب ، عقيده سياسي يا هر عقيده ي ديگر و همچنين مليت و وضع اجتماعي ، ثروت ، ولادت يا هر موقعيت ديگر ، از تمام حقوق و كليه ي آزادي هايي كه در اعلاميه حاضر ذكر شده است بهره مند گردد .

2) به علاوه هيچ تبعيضي به عمل نخواهد آمد كه مبتني بر وضع سياسي ، اداري و قضايي يا بين المللي كشور يا سرزميني كه شخص به آن تعلق دارد . خواه اين كشور مستقل ، تحت قيوميت يا خود مختار بوده و يا حاكميت آن به شكلي محدود شده باشد .

ماده سوم : هر كس حق زندگي ، آزادي و امنيت شخصي دارد .

ماده چهارم : احدي را نمي توان در بردگي نگاه داشت و داد و ستد بردگان به هر شكلي كه باشد ممنوع است .

ماده پنجم : احدي را نمي توان تحت شكنجه يا مجازات يا رفتاري قرار داد كه ظالمانه يا خلاف انسانيت و شئون انساني يا موهن باشد .

ماده ششم : هر كس حق دارد كه شخصيت حقوقي او در همه جا به عنوان يك انسان در مقابل قانون شناخته شود .

ماده هفتم : همه در برابر قانون مساوي هستند و حق دارند بدون تبعيض و بالسويه از حمايت قانون برخوردار شوند . همه حق دارند در مقابل هر تبعيضي كه ناقض اعلاميه حاضر باشد و هر تحريكي كه براي اعمال چنين تبعيضي انجام شود از حمايت قانون برخوردار شوند .

ماده هشتم : در برابر اعمالي كه حقوق اساسي فرد را مورد تجاوز قرار دهد و آن حقوق به وسيله ي قانون اساسي و يا قانون ديگري براي او شناخته شده باشد ، هر كس حق رجوع موثر به محاكم ملي صالحه را دارد .

ماده نهم : احدي را نمي توان خودسرانه توقيف ، حبس يا تبعيد نمود .

ماده دهم : هر كس با مساوات كامل حق دارد كه دعوايش بوسيله ي دادگاه مستقل و بي طرف ، منصفانه و علناً رسيدگي شود و چنين دادگاهي درباره ي حقوق و الزامات او و يا هر اتهام جزائي كه به او وارد شده باشد تصميم بگيرد .

ماده يازدهم :

1) هر كس كه به بزهكاري متهم شده باشد بي گناه محسوب خواهد شد تا وقتي كه در جريان يك دعواي عمومي كه كليه تضمين هاي لازم جهت دفاع او تامين شده باشد ، تقصير او قانوناً محرز گردد .

2) هيچ كس براي انجام يا عدم انجام عملي كه در موقع ارتكاب ، آن عمل به موجب حقوق ملي يا بين المللي جرم شناخته نمي شده است محكوم نخواهد شد . به همين طريق هيچ مجازاتي شديد تر از آنچه كه در موقع ارتكاب جرم بدان تعلق ميگرفت در باره ي احدي اجرا نخواهد شد .

ماده دوازدهم : احدي در زندگي خصوصي ، امور خانوادگي ، اقامتگاه يا مكاتبات خود ، نبايد مورد مداخله هاي خود سرانه واقع شود و شرافت و اسم و رسمش نبايد مورد حمله قرار گيرد . هر كس حق دارد در مقابل اينگونه مداخلات و حملات مورد حمايت قانون قرار گيرد .

ماده سيزدهم :

1) هر كس حق دارد كه در داخل هر كشوري آزادانه عبور و مرور كند و محل اقامت خود را انتخاب كند .

2)هر كس حق دارد هر كشوري از جمله كشور خود را ترك كند يا به آن بازگردد .

ماده چهاردهم :

1) هركس حق دارد در مقابل شكنجه ، آزار و تعقيب پناهگاهي جستجو كند و در كشورهاي ديگر پناه گزيند .

2) در مواردي كه تعقيب واقعاً مبتني به جرم عمومي و غير سياسي يا رفتارهايي مغاير با اصول و مقاصد ملل متحد باشد نميتوان از اين حق استفاده كرد .

ماده پانزدهم :

1) هر كس حق دارد كه داراي تابعيت باشد .

2) احدي را نمي توان خودسرانه از تابعيت خود يا از حق تغيير تابعيت محروم كرد .

ماده شانزدهم :

1) هر زن و مرد بالغي حق دارند بدون هيچگونه محدوديت از نظر نژاد ، مليت ، تابعيت يا مذهب با يكديگر زناشويي كنند و تشكيل خانواده دهند . در تمام مدت زناشويي و هنگام انحلال آن ، زن و شوهر در كليه امور مربوط به ازدواج داراي حقوق مساوي مي باشند .

2) ازدواج بايد با رضايت كامل و آزادانه زن و مرد واقع شود .

ماده هفدهم :

1) هر كس منفرداً يا بطور دسته جمعي حق مالكيت دارد .

2) احدي را نمي توان خودسرانه از حق مالكيت محروم نمود .

ماده هيجدهم : هر كس حق دارد كه از آزادي فكر ، وجدان و مذهب بهره مند شود . اين حق متضمن آزادي تغيير مذهب يا عقيده و نيز متضمن آزادي اظهار عقيده و ايمان ميباشد و همچنين شامل تعليمات مذهبي و اجراي مراسم ديني است . هر كس ميتواند از اين حقوق منفرداً يا اجتماعاً و به طور خصوصي يا عمومي برخوردار شود.

ماده نوزدهم : هر كس حق آزادي عقيده و بيان دارد و حق مزبور شامل آنست كه از داشت عقايد خود بيم و اضطرابي نداشته باشد و در كسب اطلاعات و افكار و در اخذ و انتشار آن به تمام وسايل ممكن و بدون ملاحظات مرزي آزاد باشد .

ماده بيستم :

1) هر كس حق دارد آزادانه مجامع و جمعيتهاي مسالمت آميز تشكيل دهد .

2) هيچكس را نميتوان مجبور به شركت در اجتماعي كرد .

ماده بيست و يكم :

1) هر كس حق دارد در اداره ي امور عمومي كشور خود ، خواه مستقيماً و خواه از طريق نمايندگاني كه آزادانه انتخاب شده باشند شركت جويد .

2) هر كس حق دارد با تساوي شرايط به مشاغل عمومي كشور خود نايل آيد .

3) اساس و منشاء قدرت حكومت اراده ي مردم است . اين اراده بايد به وسيله ي انتخاباتي ابراز گردد كه از روي صداقت و بطور ادواري صورت پذيرد . انتخابات بايد عمومي و با رعايت مساوات باشد و با راي مخفي يا طريقه اي نظير آن انجام گيرد كه آزادي راي را تضمين نمايد .

ماده بيست و دوم : هر كس به عنوان عضو اجتماع حق امنيت اجتماعي دارد و مجاز است بوسيله ي مساعي ملي و همكاري بين المللي حقوق اقتصادي و اجتماعي و فرهنگي خود را كه لازمه ي مقام و نمو آزادانه ي شخصيت اوست با رعايت تشكيلات و منابع هر كشور بدست آورد .

ماده بيست وسوم :

1) هر كس حق دارد كار كند ، كار خود را آزادانه انتخاب نمايد ، شرايط منصفانه و رضايت بخشي براي كار خود خواستار باشد و در مقابل بيكاري مورد حمايت قرار گيرد .

2) همه حق دارند بدون هيچ تبعيضي در مقابل كار مساوي اجرت مساوي دريافت كنند .

3) هر كس كه كار مي كند به مزد منصفانه و رضايت بخشي ذيحق ميشود كه زندگي او و خانواده اش را موافق شئون انساني تامين كند و آنرا در صورت لزوم با هر نوع وسايل ديگر حمايت اجتماعي تكميل نمايد .

4) هر كس حق دارد براي دفاع از منافع خود با ديگران اتحاديه تشكيل دهد يا در اتحاديه ها شركت كند .

ماده بيست و چهارم : هر كس حق استراحت و فراغت و تفريح دارد و به خصوص به محدوديت معقول ساعات كار و مرخصي هاي ادواري با اخذ حقوق ذيحق ميباشد .

ماده بيست و پنجم :

1)هر كس حق دارد كه سطح زندگاني او ، سلامتي و رفاه خود و خانواده اش را از حيث خوراك و مسكن و مراقبتهاي پزشكي و خدمات لازم اجتماعي تامين كند و همچنين حق دارد كه در مواقع بيكاري ، بيماري ، نقص اعضاء ، بيوگي ، پيري يا تمام موارد ديگري كه به عللي خارج از اراده ي انسان وسايل امرار معاش از دست رفته باشد ، از شرايط آبرومندانه ي زندگي برخوردار شود .

2) مادران و كودكان حق دارند از كمك و مراقبت مخصوصي بهره مند شوند . كودكان چه بر اثر ازدواج و چه بدون ازدواج به دنيا آمده باشند ، حق دارند كه همه از يكنوع حمايت اجتماعي برخوردار شوند .

ماده بيست وششم :

1) هر كس حق دارد كه از آموزش و پرورش بهره مند شود . آموزش و پرورش لااقل تا حدودي كه مربوط به تعليمات ابتدايي و اساسي است بايد رايگان باشد . آموزش ابتدايي اجباري است . آموزش حرفه اي بايد عموميت پيدا كند و آموزش عالي بايد با شرايط تساوي كامل به روي همه باز باشد تا همه بنا به استعداد خود بتوانند از آن بهره گيرند .

2) آموزش و پرورش بايد طوري هدايت شود كه شخصيت انساني هر فرد را به حد كمال رشد آن برساند و احترام حقوق و آزادي هاي بشر را تقويت كند . آموزش و پرورش بايد حس تفاهم ، گذشت و احترام به عقيده ي مخالف و دوستي بين تمام ملل و جمعيتهاي نژادي يا مذهبي و همچنين توسعه ي فعاليتهاي ملل متحد را در راه حفظ صلح تسهيل نمايد .

3) پدر و مادر در انتخاب نوع آموزش و پرورش فرزندان خود نسبت به ديگران اولويت دارند .

ماده بيست و هفتم :

1) هر كس حق دارد آزادانه در زندگي فرهنگي اجتماع شركت كند ، از فنون و هنر ها بهره گيرد و در پيشرفت علمي و فوائد آن سهيم باشد .

2) هر كس حق دارد از حمايت منافع مادي و معنوي آثار علمي ، فرهنگي يا هنري خود برخوردار شود .

ماده بيست وهشتم : هر كس حق دارد برقراري نظمي را بخواهد كه از لحاظ اجتماعي و بين المللي ، حقوق و آزادي هايي را كه در اين اعلاميه ذكر گرديده است تامين كند و آنها را به مورد اجرا گذارد .

ماده بيست و نهم :

1) هر كس در مقابل آن جامعه اي وظيفه دارد كه رشد آزاد و كامل شخصيت او را ميسر كند .

2) هر كس در اجراي حقوق و استفاده از آزادي هاي خود فقط تابع محدوديت هايي است كه به وسيله قانون و منحصراً به منظور تامين ، شناسايي و مراعات حقوق و آزادي هاي ديگران و براي رعايت صحيح مقتضيات اخلاقي و نظم عمومي و رفاه همگاني در شرايط يك جامعه ي دمكراتيك وضع گرديده است .

ماده سي ام : هيچ يك از مقررات اعلاميه حاضر نبايد طوري تفسير شود كه متضمن حقي براي دولت ، جمعيت يا فردي باشد كه به موجب آن بتوانند هر يك از حقوق و آزاديهاي مندرج در اين اعلاميه را از بين ببرند يا در راه آن فعاليتي نمايند .


Impedito viaggio a Nasrin Sotoudeh

2008-12-10 12:37
Impedito viaggio a Nasrin Sotudeh
Avvocatessa impegnata per difesa diritti umani uomini e donne
(ANSA)- TEHERAN, 10 DIC -Agenti dei servizi di sicurezza impediscono all'avvocatessa iraniana Nasrin Sotudeh di partire per l'Italia, dove era attesa per un premio. La donna, impegnata in diverse cause per la difesa dei diritti umani e delle donne, e' stata bloccata all'aeroporto di Teheran da agenti della sicurezza che le hanno sequestrato il passaporto. Nasrin Sotudeh ha difeso diverse femministe arrestate negli ultimi anni. Oggi avrebbe dovuto partecipare a un incontro alla Casa internazionale delle Donne di Roma

Nasrin Sotoudeh al momento della partenza dall'Iran per ricevere suo premio Human Rights International è stata fermata in aeroporto di Teheran

http://feministschool.biz/spip.php?article1811

Nasrin Sotoudeh al momento della partenza dall'Iran per ricevere suo premio Human Rights Internatiol e'stata fermata in aeroprto di Teheran

Nasrin Sotoudeh Avvocatessa della campagna di un milione di firme non è potuta uscire dall´Iran. Al momento della partenza, non le hanno piu' consegnato il suo passaporto.
Nasrin era stata invitata per partecipare alla cerimonia in suo onore dall´organizzazione Human Rights International. Nell´aeroporto di Teheran prima di salire in aereo e' stata chiamata dalla polizia aeroportuale. Lei ha chiesto loro di far vedere il loro documento valido e la ragione per cui e'stata fermata, ma loro hanno fatto vedere il loro walkie-talkien e hanno tenuto il suo passaporto dandole una ricevuta. Non l'hanno lasciata partire, invece suo marito e sua figlia sono partiti e saranno loro a partecipare alla cerimonia.

martedì 9 dicembre 2008

Il Premio a Nasrin senza di lei


Nasrin non ci sara' all'assegnazione del suo premio

Nasrin non ha avuto il permesso di uscire dal Iran per prendere il suo premio dal comitato HumanRights International di Bolzano.
Vengono suo marito e sua figlia,La grande festa per Nasrin ci sara' e il mondo la applaudira' per i suoi impegni e le sue lotte contro ingiustizia e a favore dei diritti umani e delle diritti delle donne.

Nasrin, i tuoi sforzi e le toui lotte continueranno e noi donne iraniane ci auguriamo persone come te di piu' per difenderci dalle ingiustizie.Il movimento delle donne iraniane continuera' la sua loota fino arivare all' ugualianza e tu sei la nosra stella lucente.

martedì 2 dicembre 2008

Testimonio la tua forte volonta'


In occasione dell' assegnazione del Premio Human Rights International (HRI) 2008 a Nasrin Sotoudeh( avvocatessa e difensore dei diritti umani,Iran ). 12.12.2008,Merano Italia




Di Simin Behbahani
La grande poetessa iraniana

http://www.feministschool.net/spip.php?article1698



Testimonio la tua forte volonta'

Cara Nasrin, apprezzo che tu cammini nella giusta direzione in aiuto dei più deboli e degli oppressi.
I bambini sono innocenti, noi siamo colpevoli.Nessuna persona alla nascita è corrotta o peccatrice.I nostri bambini davanti alle leggi internazionali non sono responsabili dei loro errori.La colpa è nostra: prima di insegnare loro l'amore insegnamo loro la violenza: il padre picchia la madre, il fratello picchia la sorella, il vicino spacca il muro del vicino, le bombe distruggono le case e le persone.Il bambino impara e, prima di raggiungere l'età in cui può ragionare con la propria testa, diventa un criminale.E poi tocca a noi: lo condanniamo alla prigione finchè arriva all'età adulta, quando si capisce cos'è un crimine; a questo punto lo impicchiamo e poi piangiamo la sua morte.Ma i saggi riflettono prima di ucciderlo: lo rieducano, lo perdonano e , quando è pronto, lo restituiscono alla società.Se non fosse così, che differenza ci sarebbe tra noi e quel macellaio che cresce un magro agnello fino a farlo diventare pecora per poi ammazzarla?
Cara Nasrin, hai tutto il mio rispetto e tutta la mia gratitudine per il tuo impegno contro le esecuzioni capitali dei giovani; ti ammiro infine perché alle persone sfiduciate (offri la medicina per il loro cuore) dai nuova linfa per incoraggiarle a lottare. I miei congratulazioni a te' che hai vinto un grande premio,ma ti faccio ricordare che la bravura e il imegno di vincitore valorizza il premio e tu sei riuscita in questo.
Auguro la felicita a te e a tutte le donne iraniane e il mio onore e' essere uno di mille di voi.


Una piccola parte della poesia di Simin per Nasrin

Perche il sole e' nell' oscurita'?
Per il vostro sospiro ?
La stella e' impudente.
Che colpa avete?

domenica 30 novembre 2008

Tutte le mie assistite.2

In occasione dell' assegnazione del Premio Human Rights International (HRI) 2008

a Nasrin Sotoudeh( avvocatessa e difensore dei diritti umani,Iran ).
12.12.2008,Merano Italia




Di Mansoureh Shojaee


Nasrin Sotoudeh, avvocatessa coraggiosa ,compassionevole e piena di umanità del Movimento delle Donne, è la prima vincitrice del premio dell'Human Rights International per l'anno 2008 in Sud Tirolo.
La Feminist School voleva per onorarla organizzare una festa con lei e la sua famiglia, marito e figli, con le attiviste del Movimento delle Donne e specialemte con la sua vecchia collega e compagna di lotta di tanti anni Shirin Ebadi, anche lei premiata quest'anno in Germania con il Premio della Tolleranza.
Il programma, come in tante altre occasioni, non si è potuto realizzare, e così la Feminist School ha deciso di dedicare a Nasrin Sotoudeh intere pagine del suo sito.
In realtà questa relazione doveva essere un benvenuto all'apertura della festa, che avrebbe dovuto svolgersi nel Farhang Saraye Banu ( Casa della cultura Banu ) , in un clima di serenità, lontano dalle preoccupazioni giornaliere . Avrebbe potuto inoltre essere un momento di gioia il cui ricordo si sarebbe potuto aggiungere ad altri ricordi.
Ricordo i giorni in cui una donna poteva disporre per una volta sola e per una mezz'ora al massimo nella sua vita di un avvocato, e anche in quell'occasione tutti i presenti si aspettavano che , alla domanda dell'avvocato che le chiedeva di prendere atto del suo contratto di matrrimonio, rispondesse si. Per tutto il resto della sua vita nessun avvocato l'avrebbe mai più difesa!
Ricordo i giorni in cui le donne avvocato sono entrate in Parlamento e coraggiosamente hanno cercato di difendere i diritti delle donne. L'eredità dei loro sforzi non è stata pienamente raccolta, ma esse hanno aperto la via per chiedere oggi i diritti per le donne.
Ricordo i brutti giorni in cui avvocati corrotti del regime accompagnavano i loro assistiti fino all'esecuzione, facendo loro sentire che era un loro diritto essere assistiti
Ricordo i brutti giorni in cui avvocatesse di prestigio come Shirin Ebadi e Mehrangiz Kar sono state portate nelle stesse prigioni del tempo passato e sono state interrogate senza diritto all'assistenza legale.
Ricordo i tristi giorni in cui gli avvocati del Movimento delle Donne non hanno avuto il permesso di entrare in tribunale per difendere le loro assistite che protestavano per avere diritto all'uguaglianza e alla giustizia.
Sarà un bel giorno quello in cui donne, attiviste, avvocatesse con le loro assistite, tutte insieme unite per ottenere i diritti che spettano loro, lotteranno in modo pacifico e sereno contro l'onda della volenza e della disuguaglianza.. Hanno sacrificato la loro tranquillità e la loro sicurezza personale per costruire un baluardo contro l'ingiustizia, e quindi ogni volta che verrà dato un riconoscimento o un premio agli avvocati così impegnati in questa lotta potrà essere un bel giorno, come questo giorno, e altri giorni nel futuro, che noi speriamo siano sempre più numerosi.
Oggi è il giorno in cui le attiviste, in contrasto con le idee e le imposizioni di uomini che detengono il potere, fanno sentire la loro voce gentile, senza vergogna, ma con passione , coraggio ed entusiasmo. Questa voce gentile in realtà è un grido che chiede giustizia.
Oggi è il giorno in cui le donne avvocato non sono sole : alla loro voce si unisce quella di tante altre donne.
Le avvocatesse del passato che hanno sopportato il peso della crisi e ciò nonostante hanno difeso con pazienza e coraggio le loro assistite, erano avvocati giusti.
Nasrin Sotoudeh e Shirin Ebadi fanno parte di questo gruppo: nei giorni in cui chi deteneva il potere e i responsabili della sicurezza volevano scavare un fosso per tenere lontano gli avvocati dalle loro assistite, hanno continuato a difendere con grande coraggio i diritti civili e privati di queste ultime, e nessun ostacolo ha impedito loro di continuare la loro attività umanitaria nel richiedere l'uguaglianza.

I potenti cercano di creare distanza e frattura fra queste due avvocatesse, cercano di rovinare la loro collaborazione. Nonostante ciò, noi, sia quelle che il regime considera buone che quelle che il regime considera cattive, tutte insieme, con un'unica voce chiediamo una società dove regnino l'uguaglianza e una durevole sicurezza.
Oggi è il giorno in cui le attiviste iraniane, anche quelle che si trovani nelle zone più lontane e più povere , piene di speranza appoggiano il movimento delle donne per la sicurezza e per i loro diritti. Queste donne sanno che Shirin Ebadi e Nasrin Satoudeh, in qualunque luogo o paese, le chiameranno tutte con lo stesso nome. "le mie assistite ".
Oggi è il giorno in cui, con un solo cuore e un solo pensiero, raccontiamo in modo diverso le vecchie storie del bene e del male.
Ricordo il giorno in cui è stato assegnato il premio Nobel a Shirin Ebadi e il riconoscimento fatto a lei era un onore universale e ha avuto come risultato il ritrovamento di
una comunione di pensiero per le donne iraniane.
Ricordo il giorno in cui sono stati redatti i documenti per iniziare la campagna per la raccolta di un milione di firme a cura di queste due avvocatesse, in mezzo a un mare di pressioni e di ostacoli , e ciononostante la campagna è stata portata avanti scrivendo una pagina importante nella storia delle donne iraniane.
Ricorso il giorno in cui Nasrin che era in gravidanza si è presentata in tribunale con la sua grossa pancia e col fiatone, accanto alle sue assistite, auspicava un giorno di poter respirare l'aria pulita della libertà.
Ricordo il giorno in cui Nasrin Sotoudeh e Shrin Ebadi hanno deciso di lavorare gratis per le attiviste della campagna per la raccolta delle firme che erano state arrestate e hanno passato la notte a consolare le famiglie delle prigioniere.
Ricordo il giornio in cui Nasrin Sotoudeh con il figlio appena nato accanto alla sua cliente cui era stato impedito di lasciare il paese, ha trasformato l'aeroporto in un tribunale e ai responsabili del servizio di sicurezza ha gridato. " Quanti governi ha un paese ?"
Ricordo il giorno in cui Shirin Ebadi , con mille ingiuste accuse, è stata definita " mahvaealadam", e nonostante ciò non si è mai fermata nè arresa.
Ricordo il giorno in cui Nasrin Sotoudeh è stata portata con la macchina della polizia alla prigione, e lei con le sue compagne ha continuato a cantare l'inno della campagna.
Ricordo il giorno in cui abbiamo appreso la notizia del premio dei Diritti Umani Internazionale in Italia,conferito a Nasrin Sotoudeh , e poi, la notizia dell'assegnazione del premio della tolleranza a Shirin Ebadi in Germania.
Nella nostra mente e nel nostro cuore ci sarà sempre il ricordo di un giorno come oggi in cui siamo riunite per cantare l'uguaglianza, così come canta l'inno alla giustizia delle nostre avvocatesse combattenti. Questa voce risuonerà sempre e la sua eco si diffonderà, chiamando tutte le attiviste per l'uguaglianza " le mie assistite ".

martedì 25 novembre 2008

Tutte le mie assistite



In occasione dell'assegnazione del premio Human Rights International(HRI)2008

a Nas
rin Sotoudeh(avvocatessa e difensore dei diritti umani ,Iran) il 12.12.2008
Di Noushin Ahmadi


Non ho nulla da regalare a Nasrin, solo le parole che sgorgano dal mio cuore e dalla mia fede.
Da quando, alla Feminist School , abbiamo deciso di organizzare una festa per esprimere la gioia per il premio assegnato a Nasrin Sotoudeh, mi sono tornati in mente tanti ricordi.
Così,nelle ultime settimane le amiche della Feminist School hanno pensato di chiedere ai responsabili il permesso di fare una festa nel farhang saraye banu ( casa della cultura Banu) per Nasrin e abbiamo pensato: cosa possiamo regalare a una donna come lei che si è impegnata per tanti anni a difendere i suoi clienti, che non ha fatto che andare su e giù dalle scale dei tribunali e nonostante tutte le offese e le ingiurie subite non ha mai smesso di difendere i suoi clienti.

Due settimane fa ci hanno chiesto la lista dei relatori e noi abbiamo scritto fra gli altri i nomi di Shirin Ebadi, Simin Behbahani,Farideh Gheyrat.Gila Bani yaghoub Giti pour fazel, Questi sono i nomi delle relatori che abbiamo indicato ,ma ,nonostante l'alto prezzo di 150.000 tuman che ci hanno chiesto per l'affitto della sala, alla fine non ci hanno concesso il permesso.
A questo punto abbiamo pensato di far arrivare in tutto il mondo , tramite Internet e i vari siti, la voce e gli interventi dei relatori .
Quindi, abbiamo deciso di preparare uno speciale programma sul sito Dedicando a' Nasrin il 22 Novembre e in tutte le pagine mettere il suo nome e discorsi e interventi su di lei e su altri avvocati come lei.
Questa sera, mentre guardavo le foto che sono state scattate a Nasrin dal nostro fotografo Arash Ashurnyia, sostenitore del movimento delle donne, in occasione della premiazione a Nasrin, nonchè il poster collegato all'evento ,ho cominciato a pensare agli anni 90 e ai ricordi di cui fino ad oggi non ho potuto parlare con Nasrin. In quegli anni lei non era ancora avvocato ed io non ero ancora così pericolosa per il governo da aver bisogno di assistenza legale. Però lei mi aiutava già a trovare la mia via e a esprimere il mio dolore per le ingiustizie verso le donne.
Oggi io la vorrei ringraziare, non solo perchè è stata il mio avvocato in tutti questi anni, ma anche per le cose che mi ha insegnato e per la fiducia che mi ha incoraggiata ad avere. Poi, la vita e le difficoltà ci hanno allontanate, ma la bellezza di una amicizia che si è consolidata in quei due anni rimarrà per sempre.
Sempre sono andata in cerca di un'occasione per rievocare con lei quei tempi ,dirle l'importanza della sua amicizia nella mia vita sociale e nella formazione del mio pensiero ed esprimere il mio profondo rispetto per lei.
Nel giorno felice in cui il mondo riconosce e aplaude ai suoi sforzi attribuendole un altro premio, a lei e al movimento delle donne in Iran con gioia io canto. " Oh donna , tu la presenza della vita...é finito il tempo della schiavitù, tutto è possibile..."
Oggi possiamo dire : " Le mani che abbiamo piantato nel giardino cresceranno ! L'albero rigoglioso del movimento delle donne ora nel nostro Paese sta crescendo, e per questo ora possiamo amare la nostra terra. E quella pianta possiamo farla crescere prendendo tutto quello che esiste nel mopndo. Perchè quando hai una pianta non solo la tua terra ti appartiene ma tutto il mondo ti appartiene." .
Se ci rende felici un premio che arriva da un'altra parte del mondo, ci renderà felici anche un piccolo cambiamento nelle nostre leggi da parte dei nostri carcerieri, piccoli passi per arrivare all'uguaglianza fra uomini e donne.
Quando questa pianta avrà solide radici le differenze fra uomo e donna non ci saranno più, prigionieri e carcerieri, non ci saranno più differenze fra le nazioni, ma soprattutto non ci saranno più stranieri.
Noi porremo tutti questi sentimenti e le piccole conquiste di giustizia ai piedi della nostra tenera pianticella, con la speranza che la piccola, dolce figlia di Nasrin possa ancora più di sua madre odiare l'ingiustizia e la prevaricazione e difendere la vita perchè sia giusta e umana.

domenica 23 novembre 2008

همه موكلان من

منصوره شجاعی-2 آذر 1387


مدرسه فمینینستی : نسرین ستوده وکیل شجاع و دلسوز جنبش زنان به عنوان برنده اولین جایزه بین المللی حقوق بشر ایتالیا از سوی بنیاد زودتیرول، در سال ۲۰۰۸ معرفی شد. مدرسه فمینیستی به رسم هدیت به نسرین ستوده و خانواده بزرگ وی ازهمسر و دو فرزند خردسالش تا یکایک فعالان جنبش زنان و به ویژه یار و همکار همیشگی اش شیرین عبادی که او نیز جایزه مدارا ازآلمان را از آن خود ساخته بود ، مصمم به برگزاری مراسم پاس داشت وشادباش این جایزه شد. .... اما خبر به این کوتاهی نبود و به این کوتاهی نیز نماند... این داستان نیز مانند دیگر داستان های این روزگار به ناچارراهی دیگر گرفت و رفت، تا بدین جا رسید که شماره ویژه سایت مدرسه به این ماجرا اختصاص یافت.
درواقع، مطلب زیر به رسم خوشامد گویی ، فتح بابی بود براین داستان درمراسمی که قرار بود در فرهنگسرای بانو به آرامش برگزار شو د ومیهمانانش در این وانفسای اضطراب و دلشوره لحظاتی را به شادی حضور یکدیگر ،بی دغدغه،به خاطرات عمر پر دغدغه خویش بیافزایند، که نشد.!
یادش به خیر آن روزها که هر زنی تنها یک بار و حداکثر به مدت نيم ساعت در تمام عمرش ازحق داشتن وکیل بهره مند میشد. آن هم درزمانی که همگی اطرافیان وحاضرين در مجلس ازوكيل و موکل تا شاهدوميهمان؛ از مدعی العموم و مغموم تا اولیای دم و منجي ؛ همه وهمه یک صدا و يك راي درانتظار پاسخ معلوم ومشهودو معروف موکلی بودند که در جواب به وکیل نیم ساعته خویش که برای سومین بارسوال ميكرد: دوشیزه خانم بنده وکیلم؟؟؟؟.... با صدای نرم و نازک و شرماگینی که قراربود خیلی هم شادی و اشتیاق احتمالي اش را بروز ندهد، جواب می داد ب....له .....!!....وبعد کف زدن ها و کل کشیدن های حضاربود و ديگر هيچ وكيلي تا پايان قرارداد مذكور از او دفاع نمي كرد.!
یادش به خیر آن روزها که وکلای زن به مجلس راه یافتند وشجاعانه سعی بر دفاع از حقوق حقه زنان ایران کردند و ميراث اين تلاش هرچند كه به" وراث به حق" نرسيد اما راهي را براي بيان مطالبات زنان تا به امروز گشود.....
و اما ، یادش به شر آن روزها که وکلای تسخیری در سیاهچال های رژیم گذشته محکومین به اعدام را تا پای چوبه دار و صحن تیرباران مشايعت می کردند که یعنی بدانید که ما می دانیم حق داشتن وکیل حق هر فرد متهم و مجرم است !!
ونيز یادش به شر آن روزها که وکلای خوشنام و سرشناسي چون شیرین عبادی و مهرانگیزکار را به همان سیاهچال ها بردند و بدون حق داشتن وکیل مورد بازجویی قراردادند .
و یادش به شر آن روزها که وکلای معروف جنبش زنان را به دادگاه راه ندادند تا دردفاع از موکلانشان که زنان معترض به نابرابری های حقوقي بودند ، سخن به حق بگویند.
همه چیز اما به خیرمی گذرد ، آنگاه که جامعه زنان فعال از وکیل وموکل دست در دست هم برای دستیابی به حقوقی برابر و مردم نبشت، به سیاقی مداراگرانه و مسالمت جویانه، پیش می روند تا که دررویارویی با موج موهن خشونت ونابرابری ؛ با فدا کردن امنیت و آرامش فردي خویش سد ماندگارو پرصلابت امنیت و برابري بسازند و مبارک بدانند هر پاداش و هرجایزه را که وکلا درکنار موکلان خویش و موکلان درکنار وکلای خویش هديه گرفته اند. و امروز چنین روزی است بادا که مدام بادا!
و امروز روزی است که زنان تلاشگر به سبب هم رای نبودن با فرمایشات مردسالارو قدرت مدار، صدای نرم و نازک خویش را نه شرماگین و نه بی اشتیاق ؛ بلكه جسورانه و مشتاق به فرياد رسا و شورانگیز دادخواهی بدل کرده اند.
و امروز روزي است كه يكايك زنان دادخواه از اولين گامي كه در راه برابري خواهي برمي دارند نه تنها يك وكيل بلكه وكلايي به عدد حضور زناني ازهمين جنس و طايفه درهمراهي و دفاع از آنان سينه سپر مي كنند. . و امروز و همیشه نیز یاد و نام یکایک آنان را گرامی میداریم.
اما آنان كه در اوراق حقوقي به نام وكيل قانوني خوانده شدند و دردوره هاي بحران بيشترين بار را متحمل شدند و صبورانه ماندندو جسورانه به دفاع برخاستند ، وکلایی بودند از جنس موکلان خویش وکلایی از جنس و جنم دیگر.
نسرين ستوده وشيرين عبادی از اين دست وكلاي جنبش زنان بوده اند. در روزهايي كه برخي مسئولان امنيتي به لطايف الحيل سعي بر تفرقه و جدايي ميان وكيل وموكل داشتند ودارند اين دو زن بردبارانه اینگونه سیاس بازی های حیلت مدارانه را متحمل میشوند و دل سپرده و جسور، دفاع از حقوق فردی و مدنی موکلان خویش را ادامه می دهند .
این هشدارها که گاه در قالب دلسوزی ها و مراقبت های برادرانه از سوی مسئولان به این وکلا و نیز موکلانشان ابراز می شود مانعی بر ادامه فعالیت های بشردوستانه و برابری خواهانه آنان نشده است. اما مسئولان امنیتی هر از چند گاهی یکی را از دیگری برحذر میکنند و آن یکی را نوید بخشایش درغیاب دیگری می دهند ، یکی را ارزشی والا می نهند که در کناردیگری نباشد و با او حشر و نشرنکند که درشان ومنزلت یک وکیل نیست و آن یکی را از هوچی گری و جنجال دیگری می ترسانند... لیکن علیرغم تمامی این ماجراها ، امروز روزی است که ما برحذرشدگان و تذکارشنیدگان و ارج گذاردگان و منع شنیدگان همه و همه دست در دست هم ازوکیل وموکل یک صدا و یک رای خواهان دستیابی به جامعه ای برابرو امنیتی پایدار هستیم.
امروز روزی است که زنان فعال ایران دردورترین نقاط و محرومترین مناطق با دلگرمی و پشتیبانی حمایت های واقعی دیگر فعالان جنبش و با تکیه برحقانیت خواسته های خویش قدم درراه برابری خواهی میگذارند و میدانند که وکلایی چون نسرین ستوده و شیرین عبادی در هرمکان و در هردیاری که باشند تمامی آنها را به یک نام می خوانند : "همه موکلان من"
و امروز روزی است که به همدلی و هم رایی زنان، داستان های دیرینه خیرو شر نیز مفهومی جدید یافته اند و آنچه را که از دیرباز به شر ویا به خیر می شناختیم امروز گونه ای دیگر نقل می شوند:
یادش به خیر آن روزها که شیرین عبادی جایزه نوبل را از آن خویش کرد و سوغاتش افتخاری جهانی و حاصلش پیدایی جمع " هم اندیشی زنان " بود.
یادش به خیر آن روزها که دفترچه و بیانیه و اسناد کمپین یک میلیون امضا تحت فشار و محدودیت بسیار،با همکاری دلسوزانه این دو وکیل شجاع به تحریر در آمد و تاریخ مکتوب زنان را غنایی افزون بخشید.
یادش به خیرآن روزها که نسرین ستوده هنگام بارداری با شکم برآمده ونفسی تنگ دردادگاه ودادسرا در كنار موکلین خویش تنفس در هوایی آزاد را بشارت داد.
یادش به خیر آن روزها که شیرین عبادی ونسرین ستوده مصمم در دفاع رايگان از اعضای فعال کمپین یک میلیون امضا روز را دردادگاه وشب را درپی آرام کردن خانواده دستگیرشدگان گذراندند.
یادش به خیرآن روزها که نسرین ستوده همراه با پسرک نوزادش درکنارموکل ممنوع الخروج خود، فرودگاه را به محکمه عدالت بدل کرد و درمقابل نیروهای امنیتی و انبوه مردمان بی تفاوت و تماشاچی فریاد کشید که : مگر یک مملکت چند دولت دارد ؟
یادش به خیرآن روزها که شیرین عبادی به هزاراتهام واهی از سوی کسانی مهدورالدم شناخته شد و اماسرزنده تر از همیشه پایداری کرد.
یادش به خیر آن روزها که نسرین ستوده درکنار موکلانش دستگیر شد و در اتومبیل نیروی انتظامی سرودخوانان به اداره اماکن خیابان وزرا منتقل شد.
یادش به خیر روزی که خبر دریافت اولین جایزه حقوق بشر ایتالیا به نسرین ستوده راشنیدیم و در پی آن خبر اهدای جایزه مدارا از سوی پروتستان های آلمان به شیرین عبادی به ایران رسید.
و یادش جاودان باد، چنین روزی که گرد هم جمع شدیم تا آواز برابری خواهی را هماهنگ با سرود عدالت جویی وکلای مبارزمان سردهیم تا که مانا و پایدار باد این آوا که پژواک رسایش تمامی زنان فعال و برابری خواه را به یک نام میخواند : همه موکلان من !!
عکس: آرش آشوری نیا

venerdì 21 novembre 2008

Feminist School: In the last week we witnessed that suppression on the women activists has continued

From. http://femschool.net/english/spip.php?article170


Iranian Women’s News in Recent Weeks
Translated by: Sahar Mofakham
Friday 21 November 2008

Zeynab Bayazidi was exiled to Zanjan prison
Zeynab Bayazidi has been transferred to Zanjan prison on Saturday November 15, 2008.
her family said : she has not contacted them since then and they are concerned for her safety. Zeynab is a member of Azar Mehr women association and campaign for one million signatures and previously member of defence of Kurdistan human rights organization .she was arrested and then tried in a very short space of time to 4 years of imprisonment in exile.Her sentenced was confirmed on the second review .
Mahabad’s revolutionary court accused her to 5 case of acting against national security:being member of campaign for one million signatures and participating in funeral of individuals who were against the Islamic republic and also according 2 witnesses she has been working with a Kurdish organisation that is against the regime and has used the name of Zeylan for her shop. Sentenced to 4 years imprisonment in exile. It is confirmed that this activists has only admitted to one of the charges which is her membership in campaign for one million signatures.
Court case for Soraya Azizpanah
Soraya Azizpanah the managing director of a Kurdish monthly had to attend court. Soraya Azizpanah report to Kurdish Human Rights Watch: According to the summons served I reported to the cross examination section for the government workers.
She confirmed that she was accused of propaganda for a terrorist group that is against the regime and elaborated that: a Kurdish poetry was printed in her monthly publication RASAN and hence the chief of paramilitary Basij from the city of Paveh had reported it to the authorities. According to the plaintiff the poetry encouraged the Kurdish girls to join the group which is armed and is against the regime and is based in the mountains of Ghandill. Ms Azizpanah has responded that the plaintiff has misunderstood the poem and that is complain is not valid. Nasrin Sotoudeh who is the defending lawyer has stated to the Kurdish Human Rights Watch that: In fact people who are based in the mountains of Ghandill belong to the Turkey’s labour Party and has nothing to do with Iran and it is not possible to identify them as a group against the regime. Ms Sotoudeh announced at the end of the court meeting that her client has been charged to pay 10,000 $ but Ms sotoudeh has stated that the amount is not justifiable and it is in fact the plaintiff that should pay.
Fatemeh Goftari was on trial for a new charge
fatemeh Goftari’s court a ’member of Azar Mehr women association in Kurdistan and Mother of Kurdish imprisoned student ’Yaser Goli’’ was held on November 17, 2008 for propaganda against the state by announced hunger strike in branch no. 2 of Sanandaj revolutionary court .one of her family members stated that the court will reconvene on an unspecified later date and Ms Goftari made bail.
Mahdiyeh Golrou was summoned to the court
Mahdiyeh Golrou one of student activists and a member of Islamic association in Allameh university was summoned to the court. she has been summoning to the court verbally and by phone several times during past weeks but she refused to attend the court.
according to the report of Amir Kabir Newsletter , Golrou received an written summon yesterday that stated she would be arrested if she didn’t attend
Mahdiyeh is an student in economic faculty of Allameh Tabatabayi university Who has been deprived of attending classes after Sadraldin Sahriati the new dean of the university had assumed his position.
Esha Momeni still not permitted to leave Iran
the Iranian labour news agency ILNA, recently quoted Alireza Jamshidi, the spokesperson of the Iranian Judiciary, saying that ’there are no obstacles for [Momeni] to leave the country.’
However, Esha Momeni’s passport has not been returned to her and according to close friends, Esha was told by the officials today that this news was incorrect and that she does not have permission to leave the country.
Take Action
Sign the petition of one million signatures to end discriminatory laws against women.
Sign petition (for support of Campaign for One Million Signatures)
sign the petition (for release of women’s rights activists)

lunedì 17 novembre 2008

From Awid(Assosiation for women's in development)
Iran: Intensification of repression of women's rights activists
Source: Amnesty International
05/11/2008 11:03 am

In a letter addressed to the Head of the Judiciary in Iran, Amnesty International deplored the latest arrest of a woman's rights activist and the continuing harassment of others who were prevented from leaving the country.
The organization called on the Iranian authorities to lift the travel bans and to end the harassment of women's rights activists. In recent weeks there has been a crackdown on members of the Campaign for Equality, a grass-roots initiative to end legal discrimination against women in Iran. The Campaign informs women of their rights, and is aiming to collect one million signatures from the Iranian public for a petition against discriminatory laws. Over the last weeks, the Iranian authorities have heightened their harassment of women's rights activists and members of the Campaign for Equality and continued to threaten activists with imprisonment as a number have been summoned to court for their peaceful activities relating to the Campaign for Equality. The authorities have also increasingly resorted to the use of travel bans, in addition to arrests and prosecutions, to harass and disrupt the activities of women's rights activists and other human rights defenders. Such travel bans are contrary to the freedom of movement enshrined in Article 12 of the International Covenant on Civil and Political Rights, to which Iran is a state party. Travel bans have been imposed on Parvin Ardalan, Mansoureh Shoja'i and Tal'at Taqinia, all members of the women's movement, and at least five other civil society activists.
Esha Momeni, an Iranian-American graduate, supporter of the Campaign for Equality in Iran and student at the University of California, has been detained without access to her family or a lawyer since she was arrested by security officials on 15 October 2008 and is now held in Section 209 of Tehran's Evin Prison, which is run by Ministry of Intelligence officials. She was stopped while driving in Tehran by officials who told her they were traffic police but who then took her to her family home and searched it, taking away videotape of interviews she had conducted with members of the Campaign for Equality in Iran as part of a university project. A spokesman for the Ministry of Foreign Affairs acknowledged her arrest but stated that "the relevant bodies are pursuing her case and their legal measures. We have not been informed of anything final".
Two other activists in the Campaign for Equality, Sussan Tahmasebi and Parastoo Alahyaari, have recently been summoned to appear before the Revolutionary Court and questioned about their activities. They have both had their homes searched and some of their private possessions seized, including their laptops and materials relating to the Campaign for Equality. Sussan Tahmasebi was prevented from leaving the country on an international flight on 26 October 2008 by security officials at Tehran's Imam Khomeini airport, who also confiscated her passport. Her home was searched the same day, following which she was served with a summons, dated from a month ago, requiring her to appear for questioning before Branch 1 of the Revolutionary Court. She did so on 29 October, where she was interrogated by Ministry of Intelligence officials without the presence of her lawyer and told that she would need to appear again before the court early next month. Parastoo Alahyaari and other women's rights activists who had gathered peacefully in Laleh Park in Tehran on 17 October 2008 were ordered by police to disperse. The day after Parastoo Alahyaari had her home searched by security officials and was then summoned to appear immediately before the Revolutionary Court. She was questioned and then allowed to go subject to further questioning. The case against four other women's rights activists - Nahid Keshavarz, Mahboubeh Hosein Zadeh, Saaideh Amin and Sarah Aminian – who were taken to court last year for collecting signatures in support of the Campaign in 2007 in Laleh Park, was due to resume on 27 October 2008 but has now again been postponed until next January. The threat of possible imprisonment continues to hang over the four, although their lawyer, Nasrin Sotoudeh, commented: "I am hopeful, as collecting signatures is not a crime according to the law, my clients will be acquitted." In its letter to the Head of the Judiciary, Ayatollah Hashemi Shahroudi, Amnesty International called for immediate clarification of the reasons for the detention of Esha Momeni and for her to be released if she has been detained for her peaceful activities in support of the Campaign for Equality. It also asked for the reasons for the actions taken against Sussan Tahmasebi and Parastoo Alahyar and called for all travel bans imposed on account of the peaceful exercise of the right to freedom of expression and association, or in order to limit such peaceful exercise, to be lifted immediately and for passports confiscated from human rights activists to be returned to them. Amnesty International fears that these recent incidents are part of a systematic pattern of harassment and intimidation of peaceful human rights activists by the Iranian authorities. BackgroundWomen's rights defenders' tireless campaigning has succeeded in stirring debate about discrimination against women at all levels of society – among women themselves, in the press and even among the religious establishment. However, the Iranian authorities appear to be paying little attention to these legitimate demands of Iranian women. Most recently, the United Nations Secretary General expressed concerns in a 20 October 2008 report at "an increasing crackdown in the past year on the women's rights movement" and that "women's rights activism is sometimes presented by the Iranian government as being connected to external security threats to the country. For instance, the main organizers of the "one million signatures" campaign reportedly faced arrest and intimidation by the authorities."
Public statement by Amnesty International

Reposted by Payvand News
11/01/08 ...
Article License: Copyright - Article License Holder: Amnesty International

domenica 16 novembre 2008

Un sondaggio sull'andamenti degli arresti e delle convocazioni alle attiviste della campagna

43 arresti in un anno e due mesi:
Maryam Hosseinkhah
2-02-2008

Passa un anno e sei mesi dall’attività della Campagna, ecco gli arresti

15-12-2006 Zeynab Peyghambarzadeh viene arrestata mentre raccoglie le firme dentro la metropolitana a Tehran, sarà liberata dopo 5 giorno. L’arresto viene giustificato con “l’atto contro la sicurezza nazionale”

10-01-2007 Fatemeh Dehdashti e Nasim Sarabandi vengono arrestate dentro la metropolitana a Tehran mentre stavano raccogliendo le firme. Vengono liberate dopo un giorno e successivamente accusate di “l’atto contro il sistema islamico e la sicurezza nazionale attraverso pubblicità negativa”.

2-04-2007 vengono arrestate Sara Imanian, Sa’ideh Amin, Homayun Nami (un uomo), Mahbubeh Hosseinzadeh e Nahid Keshavarz. I Primi tre furono liberati il giorno dopo mentre Nahid Keshavarz e Mahbubeh Hosseinzadeh furono portate a Evin (il carcere dei prigionieri politici e anche il più temuto) e liberate dietro il pagamento di una cauzione 13 giorni dopo. L’accusa è la stessa di prima:
“mettere in pericolo la sicurezza nazionale e atti pubblicitari contro l’ordine della repubblica islamica”

10-06-2007 due giorni prima dell’anniversario della Campagna vengono arrestate Ehteram Shadfar e una sua vicina di casa nella propria abitazione. Ehteram è la madre di una attivista.

11-07-2007 Amir Ya’ghub’ali (un uomo) viene arrestato mentre in un parco raccoglie le firme. Durante l’udienza, in tribunale, la madre di Amir chiede al giudice: “mica è un reato raccogliere le firme?”, “Amir è un uomo, è meglio che studia e lascia perdere le cose che riguardano le donne” risponde il giudice.

14-09-2007vengono arrestate 25 persone in un laboratorio a Khorramabad (questo evento è piuttosto complesso e ne abbiamo già parlato e scritto)

9-10-2007 viene arrestata a Sanandaj, Ronak Saffazadeh mentre sta andando a lavorare. Lei insieme a un’altra attivista, Hana ‘Abdi, il giorno prima a una festa della giornata nazionale del bambino hanno distribuito 500 opuscoli della Campagna. Sono passati oltre 4 mesi ed è ancora in arresto.
Ronak è grafica.

4-11-2007 Hana ‘Abdi viene arrestata a casa del nonno a Sanandaj. Ha 21 anni e studia psicologia e tuttora è in carcere e l’hanno condannata pesantemente.

18-11-2007 viene arrestata Maryam Hosseinkhah giornalista e moderatrice del sito della Campagna. Viene liberata 45 giorni dopo dietro a una cauzione.

1-12-2007 Viene arresta Jelveh Javaheri, moderatrice del sito della Campagna e viene liberata 30 giorni dopo dietro il pagamento della cauione.

14-12-2008 vengono arrestate Raheleh ‘Asgarzadeh e Nasim Khosravi. Siccome in occasione dell’anniversario della rivoluzione iraniana era in programma un teatro sulla poligamia, davanti al teatro le due attiviste raccoglievano le firme. Sono tutt’ora in arresto…

Accanto agli arresti ci sono anche le convocazioni alla polizia per aver organizzato nelle proprie case meeting e riunioni a: Nafise Azad, Parastu Allahyari, Najmeh Zare’, Behnaz Shekaryar, Nasrin Farahmand e Khadijeh Moghaddam. In più le attiviste nelle piccole città di provincia spesso vengono offese e aggredite.
Di 43 arresti, 15 sono accusa di raccogliere le firme e come nota Shirin ‘Ebadi c’è una nuova forma di violazione dei diritti umani in Iran: restringere le libertà sociali reprimere i diritti e limitare le leggi della Costituzione.

Che cosa è la "Campagna di un Milione di Firme per cambiare le leggi discriminatorie"?

Dal sito change for equality ininglese
http://www.campaignforequality.info/english/spip.php?article18

Lunedì 28 agosto 2006 Differenti gruppi di attiviste iraniane per i diritti delle donnedanno inizio a una larga Campagna per chiedere di cambiare quelleleggi che, in vigore in Iran, sanciscono la discriminazione contro ledonne. La "Campagna di un milione di firme per cambiare le leggidiscriminatorie" nasce a seguito di un pacifico sit-in tenutosi inpiazza….. a Tehran, il 12 giugno 2006. In quell'occasione le attivisteprepararono le proprie richieste in un programma finalizzato araccogliere un milione di firme per chiedere di modificare le leggidiscriminatorie nel nostro paese. Successivamente, il 27 agosto 2006,durante un seminario dal titolo "l'impatto delle leggi sulla vitadelle donne", venne lanciata, ufficialmente, la Campagna.Le finalitàOltre alla raccolta di un milione di firme, che è soltanto una delleintenzioni principali, la Campagna cerca di raggiungere anche altriobiettivi:1- Creare le basi per una cooperazione tra i cittadini per poterpromuovere i cambiamenti sociali positivi eliminando lediscriminazioni legali contro le donne;2- Stabilire conoscenza e dialogo "faccia a faccia" tra donne diculture differenti. Il contatto diretto dei difensori dei dirittiumani con le donne e i cittadini, aiuta i primi a capire di persona ledifficoltà con cui si confrontano i cittadini quotidianamente, equesti ultimi a ottenere maggior consapevolezza dell'ineguaglianzagiuridica tra uomini e donne;3- Dare voce al silenzio femminile. Proprio perché si tratta di unoimpegno comune per ottenere la giustizia, il contatto con i cittadinimatura le esperienze in tale direzione;4- Credere nella possibilità di aumentare la consapevolezza, stabilireil dialogo tra i cittadini e insegnare la collaborazione, quindiorganizzare le riforme dal basso, o meglio, dall'interno della societàcivile (e non in modo verticale). Migliorare la condizione delle donnenella società necessita cambiamenti duraturi e radicali sul pianolegale. Quindi, bisogna capire che i problemi legali delle donne nonriguardano solo la sfera privata ma coprono anche la sfera sociale;5- I membri della Campagna, consapevoli che per ottenere i cambiamentisociali e l'eliminazione dell'ingiustizia pagheranno un prezzo alto,sostengono che soltanto con un lavoro duro e attraverso lacollaborazione si potrà raggiungere quella solidarietà necessaria asua volta ad avvicinarli ai loro obiettivi. Obiettivi che avranno unimpatto positivo sul futuro del nostro paese. La storia delle lottefemminili in altri paesi, in particolare paesi con governi, costumi etradizioni simili al nostro, ci dimostra che la chiave del successoper eliminare la discriminazione è nella solidarietà e collaborazionetra tutte le donne. Sappiamo che la lotta per uguali diritti trauomini e donne è un lavoro lungo nel tempo e arduo da realizzare, masiamo convinte che l'eguaglianza giuridica si ottenga a partire dallaconsapevolezza di ciascuna donna e di ciascun cittadino della propriae dell'altrui condizione;6- Il successo della realizzazione della Campagna non è solo il fruttodelle richieste di poche migliaia di donne, coinvolge la largamaggioranza del paese. Sono molti gli uomini e le donne, nel nostropaese, a soffrire l'ineguaglianza giuridica e ciascuno di essi -e sonoprevalentemente donne- trova il coraggio, in base al proprio retaggioculturale e alle possibilità, di denunciare tali ingiustizie; peresempio: una donna che scrive una lettera di protesta sul giornale;chi denuncia attraverso documentari, film e fotografia; chi si dàfuoco; le ragazze che fuggono dalla casa paterna per ribellarsi allapatria potestà che è presente in forme differenti; sono molte anche leproteste delle donne nei tribunali; ecc. In altre parole, in Iran èampio e maturo lo scontento sociale prodotto dalle ingiustizie legali;7- Appare dunque ovvio che le richieste della Campagna non sonoriservate a uno specifico gruppo di donne, perché le leggi ingiuste ediscriminatorie penalizzano tutte le donne.Tempo di realizzazioneÈ difficile definire la durata necessaria per raccogliere un milionedi firme, che rappresentano soltanto la prima fase di questa Campagna,nata con l'intenzione di continuare a vivere anche attraverso altreattività future.Il contrasto con l'islam?Chiedere la riforma delle leggi ed eliminare la discriminazionegiuridica contro le donne non è in contrasto con i principi dellareligione islamica. Tale Campagna, inoltre, è in accordo con leconvenzioni internazionali alle quali fa parte anche l'Iran, come laConvenzione internazionale sui diritti civili e politici del 1966 e laConvenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturalidel 1996.Come è stato detto i cambiamenti richiesti non sono in contrasto conla religione islamica perché non metteno in discussione le principalinorme dell'islam come le preghiera canonica, il pellegrinaggio allaMecca, il digiuno del mese di Ramadhan, ecc. In effetti, da tempo,alcuni 'ulama e mujtahid come ayatollah Bojnurdi e ayatollah Sane'isostengono che rivedere, a scopo di cambiare, le leggi discriminatorienon è in contrasto con l'islam. Questo dimostra che è esistente, nelleleggi in vigore, una discriminazione contro le donne. Un problema chele donne in Iran intenono affrontare con serietà e tenacia. Il metodo Sono quattro i metodi utilizzati per raccogliere le firme, anche sequello più diffuso rimane il metodo "faccia a faccia":1- metodo "porta a porta" e parlare con le donne direttamente;2- presentarsi nei luoghi pubblici, nei centri per le donne e parlarecon loro. Raccogliere le firme negli spazi pubblici come mezzi ditrasporto, parchi, università, negozi, centri di bellezza, centri dicura, organizzazioni e raduni di natura religiosa (rouzekhani, sofrehnazri), centri sportivi e palestre e qualsiasi luogo dove sonopresenti le donne;organizzare seminari e meeting;3- uso di internet e posta elettronica Preparazione dei volontari Al fine di ottenere risultati migliori, la Campagna prevede laformazione di diversi comitati, uno dei quali, il "comitato ditraining", ha il compito di organizzare i laboratori allo scopo dipreparare i volontari sul metodo da utilizzare e sull'impegno dasvolgere per raccogliere le firme. Frequentare tali laboratori èobbligatorio per coloro che intendono raccogliere le firme in modo"faccia a faccia". Per i volontari non è necessaria una conoscenzadelle materie giuridiche, perché i laboratori preprano i volontaririguardo alla "conoscenza dei diritti delle donne nei vari Codici". Estensione della Campagna La Campagna non è limitata a Tehran e vengono incoraggiati apartecipare molti attivisti delle province, che possono presentarsi ailaboratori che si organizzano a Tehran per poi proseguire le proprieattività nella provincia, oppure in caso di un numero elevato deipartecipanti, i laboratori si formano anche nelle altre città.Raccogliere le firme fuori i territorio dell'Iran avviene per posta,e-mail e/o ripetuti viaggi. Raccontare le esperienze Ai volontari viene dato un quaderno dove possono scrivere le proprieesperienze durante la raccolta delle firme con il metodo faccia afaccia. Successivamente tali esperienze possono essere raccontate neilaboratori e a volte anche pubblicate sul sito. Chi può firmare? Possono firmare gli uomini e le donne che abbiano raggiunto diciottoanni di età. Vengono messi a disposizione dei volontari i moduli perraccogliere le firme, e chi vuole può dare anche un contributoeconomico per sostenere le attività della Campagna. Gli indirizzi Il sito web www.we4change.infowww.feministschool.infoscrivere a forequlity@gmail.comoppure scrivere a Tehran (Iran) casella postale 14335-851 I primi sostenitori della Campagna di "un milione di firme percambiare le leggi discriminatorie":
1- Shirin Ebadi (premio nobel per la pace 2004)
2- Simin Behbahani (poeta)
3- Shahla Lahiji (giornalista)
4- Shahla E'zazi (docente universitaria)
5- Babak Ahmadi (scrittore e traduttore)
6- Farzaneh Taheri (traduttrice)
7- Tahmineh Milani (regista)
8- Manijeh Hekmat (regista)
9- Maedeh Tahmasebi (artista)
10- Farhad Aish (artista)
11- Narges Mohamadi (attivista)
12- Naser Zarafshan (procuratore)
13- Ardeshir Rostami (artista)
14- Moniro Ravanipour (scrittrice)
15- Babak Takhti (scrittrice)16- Banafsheh Hejazi (saggista, ricercatrice)17- Mahvash Sheikh-ol-eslami (regista)18- Shahla Sherkat (giornalista, editorialista)19- Farideh Gheirat (procuratrice)20- Omran Salahi (satirico)21- Fariborz Raees-dana (economista)22- Majid Tavalaee (giornalista)23- Nahid Tavassoli (saggista, giornalista)24- Ja'far Panahi (regista)25- Sima Sayah.
I Primi membri della Campagna (in ordine alfabetico):
1- Tara Ahmadi
2-Noushin Ahmadi Khorasani
3-Parvaneh Ale Bouyeh
4- Taraneh Amir Teymouri
5- Zara Amjadian
6- Elnaz Ansari
7- Parvin Ardalan
8- Faranak Arta
9- Zohre Arzani
10- Maryam Bahraman
11- Jila Baniyaghoob
12- Vida Biglari
13- Hana Darabi
14- Fariba Davoudi Mohajer
15- Shahla Entesari
16- Mahdis arah-Bakhshi
17- Farideh Ghaeb18- Sepideh Gilasian19- Bahareh Hedayat20- Maryam Hossienkhah21- Mahboubeh Hosseinzadeh22- Nahid Jafari23- Jelveh Javaheri24- Mahsa Jazini25- Parisa Kakai'e26- Pooya Madadi27- Homa Maddah28- Golnaz Malek29- Nahid Mirhaj30- Maryam Mirza31- Khadijeh Moghadam32- Rezvan Moghadam33- Firouzeh Mohajer34- Mona Mohammadzadeh35- Iman Mozafari36- Fakhri Nami37- Sedighe Nasiri38- Elnaz Nateghi39- Fatemeh Nejati40- Negar Rahbar41- Setareh Sajadi42- Farnaz Seyfi43- Fakhri Shadfar44- Mahsa Shekarloo45- Mansoureh Shojaee46- Elahe Sorush-nia47- Tal'at Taghinia48- Bita Tahbaz49- Susan Tahmasebi50- Nerges Tayebat51- Parvin Zarrabi .