domenica 16 novembre 2008

Che cosa è la "Campagna di un Milione di Firme per cambiare le leggi discriminatorie"?

Dal sito change for equality ininglese
http://www.campaignforequality.info/english/spip.php?article18

Lunedì 28 agosto 2006 Differenti gruppi di attiviste iraniane per i diritti delle donnedanno inizio a una larga Campagna per chiedere di cambiare quelleleggi che, in vigore in Iran, sanciscono la discriminazione contro ledonne. La "Campagna di un milione di firme per cambiare le leggidiscriminatorie" nasce a seguito di un pacifico sit-in tenutosi inpiazza….. a Tehran, il 12 giugno 2006. In quell'occasione le attivisteprepararono le proprie richieste in un programma finalizzato araccogliere un milione di firme per chiedere di modificare le leggidiscriminatorie nel nostro paese. Successivamente, il 27 agosto 2006,durante un seminario dal titolo "l'impatto delle leggi sulla vitadelle donne", venne lanciata, ufficialmente, la Campagna.Le finalitàOltre alla raccolta di un milione di firme, che è soltanto una delleintenzioni principali, la Campagna cerca di raggiungere anche altriobiettivi:1- Creare le basi per una cooperazione tra i cittadini per poterpromuovere i cambiamenti sociali positivi eliminando lediscriminazioni legali contro le donne;2- Stabilire conoscenza e dialogo "faccia a faccia" tra donne diculture differenti. Il contatto diretto dei difensori dei dirittiumani con le donne e i cittadini, aiuta i primi a capire di persona ledifficoltà con cui si confrontano i cittadini quotidianamente, equesti ultimi a ottenere maggior consapevolezza dell'ineguaglianzagiuridica tra uomini e donne;3- Dare voce al silenzio femminile. Proprio perché si tratta di unoimpegno comune per ottenere la giustizia, il contatto con i cittadinimatura le esperienze in tale direzione;4- Credere nella possibilità di aumentare la consapevolezza, stabilireil dialogo tra i cittadini e insegnare la collaborazione, quindiorganizzare le riforme dal basso, o meglio, dall'interno della societàcivile (e non in modo verticale). Migliorare la condizione delle donnenella società necessita cambiamenti duraturi e radicali sul pianolegale. Quindi, bisogna capire che i problemi legali delle donne nonriguardano solo la sfera privata ma coprono anche la sfera sociale;5- I membri della Campagna, consapevoli che per ottenere i cambiamentisociali e l'eliminazione dell'ingiustizia pagheranno un prezzo alto,sostengono che soltanto con un lavoro duro e attraverso lacollaborazione si potrà raggiungere quella solidarietà necessaria asua volta ad avvicinarli ai loro obiettivi. Obiettivi che avranno unimpatto positivo sul futuro del nostro paese. La storia delle lottefemminili in altri paesi, in particolare paesi con governi, costumi etradizioni simili al nostro, ci dimostra che la chiave del successoper eliminare la discriminazione è nella solidarietà e collaborazionetra tutte le donne. Sappiamo che la lotta per uguali diritti trauomini e donne è un lavoro lungo nel tempo e arduo da realizzare, masiamo convinte che l'eguaglianza giuridica si ottenga a partire dallaconsapevolezza di ciascuna donna e di ciascun cittadino della propriae dell'altrui condizione;6- Il successo della realizzazione della Campagna non è solo il fruttodelle richieste di poche migliaia di donne, coinvolge la largamaggioranza del paese. Sono molti gli uomini e le donne, nel nostropaese, a soffrire l'ineguaglianza giuridica e ciascuno di essi -e sonoprevalentemente donne- trova il coraggio, in base al proprio retaggioculturale e alle possibilità, di denunciare tali ingiustizie; peresempio: una donna che scrive una lettera di protesta sul giornale;chi denuncia attraverso documentari, film e fotografia; chi si dàfuoco; le ragazze che fuggono dalla casa paterna per ribellarsi allapatria potestà che è presente in forme differenti; sono molte anche leproteste delle donne nei tribunali; ecc. In altre parole, in Iran èampio e maturo lo scontento sociale prodotto dalle ingiustizie legali;7- Appare dunque ovvio che le richieste della Campagna non sonoriservate a uno specifico gruppo di donne, perché le leggi ingiuste ediscriminatorie penalizzano tutte le donne.Tempo di realizzazioneÈ difficile definire la durata necessaria per raccogliere un milionedi firme, che rappresentano soltanto la prima fase di questa Campagna,nata con l'intenzione di continuare a vivere anche attraverso altreattività future.Il contrasto con l'islam?Chiedere la riforma delle leggi ed eliminare la discriminazionegiuridica contro le donne non è in contrasto con i principi dellareligione islamica. Tale Campagna, inoltre, è in accordo con leconvenzioni internazionali alle quali fa parte anche l'Iran, come laConvenzione internazionale sui diritti civili e politici del 1966 e laConvenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturalidel 1996.Come è stato detto i cambiamenti richiesti non sono in contrasto conla religione islamica perché non metteno in discussione le principalinorme dell'islam come le preghiera canonica, il pellegrinaggio allaMecca, il digiuno del mese di Ramadhan, ecc. In effetti, da tempo,alcuni 'ulama e mujtahid come ayatollah Bojnurdi e ayatollah Sane'isostengono che rivedere, a scopo di cambiare, le leggi discriminatorienon è in contrasto con l'islam. Questo dimostra che è esistente, nelleleggi in vigore, una discriminazione contro le donne. Un problema chele donne in Iran intenono affrontare con serietà e tenacia. Il metodo Sono quattro i metodi utilizzati per raccogliere le firme, anche sequello più diffuso rimane il metodo "faccia a faccia":1- metodo "porta a porta" e parlare con le donne direttamente;2- presentarsi nei luoghi pubblici, nei centri per le donne e parlarecon loro. Raccogliere le firme negli spazi pubblici come mezzi ditrasporto, parchi, università, negozi, centri di bellezza, centri dicura, organizzazioni e raduni di natura religiosa (rouzekhani, sofrehnazri), centri sportivi e palestre e qualsiasi luogo dove sonopresenti le donne;organizzare seminari e meeting;3- uso di internet e posta elettronica Preparazione dei volontari Al fine di ottenere risultati migliori, la Campagna prevede laformazione di diversi comitati, uno dei quali, il "comitato ditraining", ha il compito di organizzare i laboratori allo scopo dipreparare i volontari sul metodo da utilizzare e sull'impegno dasvolgere per raccogliere le firme. Frequentare tali laboratori èobbligatorio per coloro che intendono raccogliere le firme in modo"faccia a faccia". Per i volontari non è necessaria una conoscenzadelle materie giuridiche, perché i laboratori preprano i volontaririguardo alla "conoscenza dei diritti delle donne nei vari Codici". Estensione della Campagna La Campagna non è limitata a Tehran e vengono incoraggiati apartecipare molti attivisti delle province, che possono presentarsi ailaboratori che si organizzano a Tehran per poi proseguire le proprieattività nella provincia, oppure in caso di un numero elevato deipartecipanti, i laboratori si formano anche nelle altre città.Raccogliere le firme fuori i territorio dell'Iran avviene per posta,e-mail e/o ripetuti viaggi. Raccontare le esperienze Ai volontari viene dato un quaderno dove possono scrivere le proprieesperienze durante la raccolta delle firme con il metodo faccia afaccia. Successivamente tali esperienze possono essere raccontate neilaboratori e a volte anche pubblicate sul sito. Chi può firmare? Possono firmare gli uomini e le donne che abbiano raggiunto diciottoanni di età. Vengono messi a disposizione dei volontari i moduli perraccogliere le firme, e chi vuole può dare anche un contributoeconomico per sostenere le attività della Campagna. Gli indirizzi Il sito web www.we4change.infowww.feministschool.infoscrivere a forequlity@gmail.comoppure scrivere a Tehran (Iran) casella postale 14335-851 I primi sostenitori della Campagna di "un milione di firme percambiare le leggi discriminatorie":
1- Shirin Ebadi (premio nobel per la pace 2004)
2- Simin Behbahani (poeta)
3- Shahla Lahiji (giornalista)
4- Shahla E'zazi (docente universitaria)
5- Babak Ahmadi (scrittore e traduttore)
6- Farzaneh Taheri (traduttrice)
7- Tahmineh Milani (regista)
8- Manijeh Hekmat (regista)
9- Maedeh Tahmasebi (artista)
10- Farhad Aish (artista)
11- Narges Mohamadi (attivista)
12- Naser Zarafshan (procuratore)
13- Ardeshir Rostami (artista)
14- Moniro Ravanipour (scrittrice)
15- Babak Takhti (scrittrice)16- Banafsheh Hejazi (saggista, ricercatrice)17- Mahvash Sheikh-ol-eslami (regista)18- Shahla Sherkat (giornalista, editorialista)19- Farideh Gheirat (procuratrice)20- Omran Salahi (satirico)21- Fariborz Raees-dana (economista)22- Majid Tavalaee (giornalista)23- Nahid Tavassoli (saggista, giornalista)24- Ja'far Panahi (regista)25- Sima Sayah.
I Primi membri della Campagna (in ordine alfabetico):
1- Tara Ahmadi
2-Noushin Ahmadi Khorasani
3-Parvaneh Ale Bouyeh
4- Taraneh Amir Teymouri
5- Zara Amjadian
6- Elnaz Ansari
7- Parvin Ardalan
8- Faranak Arta
9- Zohre Arzani
10- Maryam Bahraman
11- Jila Baniyaghoob
12- Vida Biglari
13- Hana Darabi
14- Fariba Davoudi Mohajer
15- Shahla Entesari
16- Mahdis arah-Bakhshi
17- Farideh Ghaeb18- Sepideh Gilasian19- Bahareh Hedayat20- Maryam Hossienkhah21- Mahboubeh Hosseinzadeh22- Nahid Jafari23- Jelveh Javaheri24- Mahsa Jazini25- Parisa Kakai'e26- Pooya Madadi27- Homa Maddah28- Golnaz Malek29- Nahid Mirhaj30- Maryam Mirza31- Khadijeh Moghadam32- Rezvan Moghadam33- Firouzeh Mohajer34- Mona Mohammadzadeh35- Iman Mozafari36- Fakhri Nami37- Sedighe Nasiri38- Elnaz Nateghi39- Fatemeh Nejati40- Negar Rahbar41- Setareh Sajadi42- Farnaz Seyfi43- Fakhri Shadfar44- Mahsa Shekarloo45- Mansoureh Shojaee46- Elahe Sorush-nia47- Tal'at Taghinia48- Bita Tahbaz49- Susan Tahmasebi50- Nerges Tayebat51- Parvin Zarrabi .