Campagna " Un Milione di Firme"per chiedere l'abolizione delle leggi discriminatorie nel confronto delle donne iraniane , è nata il 27 Agosto del 2006 con 52 firmatari chiedendo l'abolizione delle leggi discriminatorie nel confronto delle donne e l'uguaglianza delle leggi nei confronti delle donne e degli uomini in Iran . Noi ,un gruppo delle attiviste della Campagna "Un Milione di Firme " In Italia sosteniamo le nostre sorelle in Iran .
domenica 13 giugno 2010
Iran: Frattini intervenga per il rilascio immediato di Narges Mohammadi
http://www.pietromarcenaro.it/index.php?option=com_content&task=view&id=882&Itemid=247
venerdì 11 giugno 2010
Apprendo con profonda preoccupazione dell'arresto da parte delle autorità di Teheran di Narges Mohammadi stretta collaboratrice del Premio Nobel per la pace 2003 Shirin Ebadi, nella difesa dei diritti umani in Iran. Lo dichiara Pietro Marcenaro, presidente della Commissione diritti umani del Senato - che chiede al governo italiano di protestare contro questo arresto, che avviene a un anno dalle elezioni e mentre in Iran e nel mondo si moltiplicano le manifestazione protesta e di dissenso contro il regime. Chiedo al ministro Frattini - prosegue Marcenaro - di convocare urgentemente l'ambasciatore iraniano in Italia per chiedere il suo immediato rilascio.
Narges Mohammadi è una giornalista laureata in fisica, moglie di Taghi Rahmani, che ha scontato 16 anni in prigione per le sue idee politiche e madre di due gemelli di soli quattro anni. E' un’attivista del Centro dei Difensori dei Diritti Umani in Iran.
Proprio l'anno scorso - ricorda Marcenaro - Narges Mohammadi era stata insignita in Italia del premio Alexander Langer, per le azioni e i meriti conquistati sul campo in difesa dei diritti umani e delle donne. Non aveva potuto ritirarlo perché le autorità di Teheran le avevano impedito di lasciare il paese. Lo ritirò per lei Shirin Ebadi che, a pochi giorni dalle contestate elezioni e dalla tremenda repressione che ne è seguita, e di cui l'assassinio di Neda ne è il simbolo estremo, era ospite della Commissione diritti umani del Senato a riferirci delle speranze e delle aspirazioni di democrazia e di libertà di un intero popolo tradite e represse con brutale violenza.
Anche Shirin Ebadi - conclude Marcenaro - da allora non è potuta più rientrare in Iran.