mercoledì 22 dicembre 2010
Una corsa contro la morte per Nasrin Sotoudeh
Le Donne in Nero italiane aderiamo all'apello al governo iraniano lanciato dal premio Nobel per la pace iraniano, Shirin Ebadi, affinche' liberi Nasrin Sotoudeh, avvocato e attivista per i diritti umani, in carcere da oltre tre mesi, che ha iniziato il suo terzo sciopero della fame.
Per il regime iraniano, Nasrin Sotoudeh è 3 volte colpevole:
Colpevole di essere una donna di convinzione.
Colpevole di essere un avvocato attivo nella difesa dei diritti umani.
Shirin Ebadi e altre sei firmatarie dell’appello per la liberazione di Nasrin Sotoudeh, tra cui note figure attiviste per il diritto delle donne iraniane, hanno dichiarato che inizieranno un sit-in a partire dal 20 dicembre 2010 davanti agli uffici delle Nazioni Unite a Ginevra, fino al rilascio della loro collega Nasrin Sotoudeh dal carcere di Evin dove si trova in isolamento.
La vita di Nasrin Sotoudeh, l’avvocato e il difensore di diritti
umani, l’attivista per i diritti delle donne in Iran, è in grave
pericolo. Nasrin Sotoudeh è stata arrestata dalle autorità iraniane il
4 settembre 2010 per le sue attività per i diritti umani e ormai da
più di 103 giorni che si trova in carcere. Il procuratore ha accusato
questo coraggioso avvocato di attività propagandistiche contro il
regime e di attività contro la sicurezza nazionale. Secondo il codice
penale iraniano, i capi di imputazione devono essere formulati entro
un massimo di 7 giorni dopo la conclusione delle indagini preliminari.
Inoltre, secondo il codice penale iraniano, è illegale tenere il
detenuto in cella d’isolamento dopo che sono stati formulati i capi di
imputazione e dopo l’inizio de processo. Ma la signora Sotoudeh si
trova in una cella d’isolamento dal primo giorno del suo arresto, cioè
da più di 103 giorni e le ripetute richieste della stessa e del suo
avvocato in questo senso sono state ignorate. Di conseguenza, la
signora Sotoudeh ha deciso di cominciare lo sciopero di fame
protestando contro la non applicazione delle leggi e sta facendo lo
sciopero della fame e della sete dal 4 dicembre scorso.
Però, oltre ad ignorare le sue richieste, le autorità giudiziarie
hanno mosso nuove accuse contro di lei, accusandola, per esempio, di
non aver rispettato il velo islamico.
Noi, un gruppo di attiviste pei i diritti delle donne firmatarie di
questo comunicato, che da molti anni abbiamo l’onore di collaborare
con questa coraggiosa avvocatessa, o siamo state le sue assistite, per
esprimere la nostra solidarietà a Nasrin e in protesta contro la
violazione dei suoi diritti, cominceremo il sit-in davanti alla sede
dell’ONU di Ginevra a partire dal lunedì 20 dicembre prossimo.
Noi facciamo appello a tutti gli amanti della libertà, gli attivisti
per i diritti delle donne, tutti i membri della famiglia universale
dei diritti umani, invitandoli di unirsi a noi, chiedendo la
liberazione immediata di Nasrin sotoudeh, in qualsiasi forma
possibile, unendosi al nostro sit-in, inviando e-mail e le lettere di
protesta al governo iraniano, facendo sit-in davanti alle ambasciate
iraniani nei vari paesi, o qualsiasi altra forma possibile. Chiediamo
il vostro aiuto per far arrivare a tutto il mondo la voce della
giustizia per la nostra amica in carcere.
Firmatari: Shirin Ebadi, Khadijeh Mogaddam, Mansoureh Shojaee, ParvinArdalan, Shadi Sadr, Asieh Amini, Mahboubeh Abbasgholizadeh
Shirin Ebadi ha inoltre chiesto una valanga di lettere alle autorita' iraniane e ai nostri governi. Si puo' mandare una lettera da qui:
http://org2.democracyinaction.org/o/6160/p/dia/action/public/?action_KEY=4638
Per il regime iraniano, Nasrin Sotoudeh è 3 volte colpevole:
Colpevole di essere una donna di convinzione.
Colpevole di essere un avvocato attivo nella difesa dei diritti umani.
- Colpevole di osare a parlare contro il regime.
Shirin Ebadi e altre sei firmatarie dell’appello per la liberazione di Nasrin Sotoudeh, tra cui note figure attiviste per il diritto delle donne iraniane, hanno dichiarato che inizieranno un sit-in a partire dal 20 dicembre 2010 davanti agli uffici delle Nazioni Unite a Ginevra, fino al rilascio della loro collega Nasrin Sotoudeh dal carcere di Evin dove si trova in isolamento.
La vita di Nasrin Sotoudeh, l’avvocato e il difensore di diritti
umani, l’attivista per i diritti delle donne in Iran, è in grave
pericolo. Nasrin Sotoudeh è stata arrestata dalle autorità iraniane il
4 settembre 2010 per le sue attività per i diritti umani e ormai da
più di 103 giorni che si trova in carcere. Il procuratore ha accusato
questo coraggioso avvocato di attività propagandistiche contro il
regime e di attività contro la sicurezza nazionale. Secondo il codice
penale iraniano, i capi di imputazione devono essere formulati entro
un massimo di 7 giorni dopo la conclusione delle indagini preliminari.
Inoltre, secondo il codice penale iraniano, è illegale tenere il
detenuto in cella d’isolamento dopo che sono stati formulati i capi di
imputazione e dopo l’inizio de processo. Ma la signora Sotoudeh si
trova in una cella d’isolamento dal primo giorno del suo arresto, cioè
da più di 103 giorni e le ripetute richieste della stessa e del suo
avvocato in questo senso sono state ignorate. Di conseguenza, la
signora Sotoudeh ha deciso di cominciare lo sciopero di fame
protestando contro la non applicazione delle leggi e sta facendo lo
sciopero della fame e della sete dal 4 dicembre scorso.
Però, oltre ad ignorare le sue richieste, le autorità giudiziarie
hanno mosso nuove accuse contro di lei, accusandola, per esempio, di
non aver rispettato il velo islamico.
Noi, un gruppo di attiviste pei i diritti delle donne firmatarie di
questo comunicato, che da molti anni abbiamo l’onore di collaborare
con questa coraggiosa avvocatessa, o siamo state le sue assistite, per
esprimere la nostra solidarietà a Nasrin e in protesta contro la
violazione dei suoi diritti, cominceremo il sit-in davanti alla sede
dell’ONU di Ginevra a partire dal lunedì 20 dicembre prossimo.
Noi facciamo appello a tutti gli amanti della libertà, gli attivisti
per i diritti delle donne, tutti i membri della famiglia universale
dei diritti umani, invitandoli di unirsi a noi, chiedendo la
liberazione immediata di Nasrin sotoudeh, in qualsiasi forma
possibile, unendosi al nostro sit-in, inviando e-mail e le lettere di
protesta al governo iraniano, facendo sit-in davanti alle ambasciate
iraniani nei vari paesi, o qualsiasi altra forma possibile. Chiediamo
il vostro aiuto per far arrivare a tutto il mondo la voce della
giustizia per la nostra amica in carcere.
Firmatari: Shirin Ebadi, Khadijeh Mogaddam, Mansoureh Shojaee, ParvinArdalan, Shadi Sadr, Asieh Amini, Mahboubeh Abbasgholizadeh
Nasrin Sotoudeh: Avvocato, Attivista, Madre
Shirin Ebadi ha inoltre chiesto una valanga di lettere alle autorita' iraniane e ai nostri governi. Si puo' mandare una lettera da qui:
http://org2.democracyinaction.org/o/6160/p/dia/action/public/?action_KEY=4638