Campagna " Un Milione di Firme"per chiedere l'abolizione delle leggi discriminatorie nel confronto delle donne iraniane , è nata il 27 Agosto del 2006 con 52 firmatari chiedendo l'abolizione delle leggi discriminatorie nel confronto delle donne e l'uguaglianza delle leggi nei confronti delle donne e degli uomini in Iran . Noi ,un gruppo delle attiviste della Campagna "Un Milione di Firme " In Italia sosteniamo le nostre sorelle in Iran .
venerdì 15 maggio 2009
Diverse attiviste del coalizione del movimento delle donne iraniane parlano sulla coalizione
http://www.feministschool.net/english/spip.php?article290
La Coalizione del movimento delle donne iraniane espone le sue proprie richieste elettorali
Il movimento delle donne iraniane, che negli ultimi anni ha perseguito vari modi e mezzi per esprimere le esigenze delle donne iraniane e che cerca attivamente per il raggiungimento di questi, ora è determinato a raccogliere le idee e cogliere l'opportunità delle decime elezioni presidenziali iraniane, di affermare alcune delle esigenze di base delle donne iraniane e per informare la popolazione di questi casì, questa coalizione è entrata nel dibattito generale relativo alla campagna elettorale presidenziale, e con due specifiche esigenze fondamentali, ,
è cioe:
1. Che l’Iran faccia parte della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW)
2.Cercare di eliminare le leggi discriminatorie contro le donne, in particolare attraverso la revisione degli articoli 19, 20, 21 e 115 della Costituzione, incondizionatamente e rispettare i principi di uguaglianza di genere.
Sotto, abbiamo selezionato alcune citazioni di articoli attuali scritte da donne iraniane e attiviste per i diritti, le loro opinioni su questa coalizione.
Noushin Ahmadi Khorasani: È passato un pò di tempo, pieno di alti e bassi e con molte prove e tribolazioni. Ma quando guardiamo cosa abbiamo guadagnato, vediamo che l'ampia lotta del movimento delle donne (sia nel settore civile e in quella politica) ha ottenuto in ogni modo dei risultati positivi e concreti. Così, forse possiamo anche noi considerarci positivamente! Ad oggi se confrontiamo la situazione con ciò che è stato due decenni fa, vediamo che in ogni fase, abbiamo raggiunto una vittoria e l’abbiamo conservata e confermata e poi abbiamo continuato il percorso..
Fino a quando noi non diamo conto che "il nostro diritto di voto", è un "diritto inalienabile", non possiamo utilizzare il potenziale di una "opzione non voto" per influenzare gli altri, il diritto di voto dovrebbe diventare parte integrante del nostro essere sociale, per questo dobbiamo avviare un processo di recupero di tale diritto.
Sembra che oggi siamo in grado di cogliere l'opportunità politica (durante l’elezioni presidenzial), il processo di diritto al voto con successo, attraverso una presenza efficace nella campagna elettorale.
Ritengo quanto sarebbe giusto che noi donne iraniane, utilizzando la stessa "situazione femminismo", che ha formato le altre coalizioni, cogliemo l’occasione passaggera e temporanea di un opportunità positiva derivante da questa tornata di elezioni e ancora una volta - come l'ultimo ciclo (nel 2005) - procedere con coraggio e senza timore di attacchi e accuse e di utilizzare la possibilità di rafforzare e approfondire questa costruzione della coalizione. Di utilizzare il potenziale di questa coalizione, per andare al di là delle linee disegnate da ideologie tradizionali, per sostenere il movimento democratico in modo che questa coalizione può adottare ulteriori e più efficaci misure indicando le esigenze di milioni di donne iraniane. Sembra che, se possiamo avere "il diritto di voto", in una campagna elettorale civil il nostro stesso diritto, si può, in un prossimo futuro, anche gestire l'uso politico della sfera - che sempre è stata una fregatura per noi donne, con le possibilità che potremmo permetterci di portare ad un "grande balzo in opportunità e nel promuovere la posizione del movimento delle donne".
Mehdi Almasian: Oggi, sono le donne che hanno intrapreso questa strada, e che con il ricorso al principio di "esporre le loro richieste", cercando di prendere una decisione tra i "cattivi" e "peggiori" e di entrare in questa arena apertamente e decisa, con le elezioni di dar voce alle proprie esigenze, pienamente consapevoli del fatto che essi avrebbero dovuto pagare un prezzo più alto per il perseguimento di tali esigenze, sia prima, che dopo le elezioni.
Inoltre, le donne beneficiano della solidarietà e la coesione dei diversi gruppi politici e ideologici e di tendenze, si mettono insieme, e nel perseguire e insistere sulla loro esigenze, anche dopo le elezioni, cercano di riaffermare la loro identità civica e anche questo è una nuova entità, nel nostro Iran - gli sforzi e le lotte sempre scolorite e spesso anche fermate dopo le elezioni, questo ha dato in passato ai candidati mano libera nello slogan "perfetto" e promesse da desiderare . E 'qui che i male dà lo spazio al bene per guadagnare i voti. Il bene che risponde in particolare alle questioni informativ delle donne, e afferma la propria posizione, e questo se non ci dovrebbe essere, i seggi ,il giorno delle elezioni non saranno riempiti.
D'altro canto,” Coalizione delle del movimento delle donne”, con la sua unità, la solidarietà e la comprensione reciproca tra le donne di diversi modi di pensiero, mostra il metodo democratico e dialogo logico, come un vero e realizzabile esempio per tutti gli altri.
Azita Rezvan: Coloro che hanno aderito a questa coalizione hanno opinioni diverse in materia di partecipazione alle elezione o di votare per un candidato specifico e non hanno messo il proprio diritto di voto per il gruppo, ma piuttosto loro presentono la loro domanda per la parità dei diritti per le donne fino al voto in occasione delle elezioni. Così uno specifico candidato può far sentire - come altri - la sua voce in sostegno alla"coalizione delle donne", ma la coalizione, a sua volta, non è in grado di sostenere quel candidato, e sarebbe bello e incredibile, se tutti i candidati presidenziali confrrmassero il loro sostegno alla coalizione e alle loro richieste!
Una società moderna richiede un metode moderne di lotta, e la "coalizione del movimento delle donne affermando le sue richieste elettorali " è una forma intelligente di presentare l’esigenze delle donne in questa opportunità. Coloro che hanno impostato questa coalizione sono persone che riconoscone il valore delle occasioni e usano tali possibilità per le loro battaglie.
Samaneh Mousavi: Quel che è certo è che questo metodo (esporre le richieste), è una forma di lotta civile, che darà i suoi frutti a lungo termine e quindi non è molto gradevole per coloro che si oppongono, in generale, all'attuale regime e chiedono il suo rovesciamento, (favorendo un boicottaggio delle elezioni). Un altro gruppo che si oppone a questo metodo, sono i sostenitori del regime, che vedeno un modo di affermare esigenze, come l’immissione di ostacoli sul loro percorso politico ed elettorale, e ancor più importante della creazione di una sfera pubblica per l'individuazione degli errori e le sue attuali inadeguatezze.
In questo mezzo, inoltre, non dobbiamo dimenticare l'opposizione di coloro che favoriscono i candidati e quindi la personalità-ideologica di promesse impossibili, che cercano di attirare voti attraverso il termine "non-fondamentalista".
Ma ciò che è degno di nota, è che con la coalizione (esporre le richieste), i risultati possono essere fatti per esprimere ciò che vogliamo oltre il tempo limitato della campagna elettorale, e che possiamo ampiamente approfittare dal potenziale rappresentato da questo metodo per influenzare la decisione del governo, Sicuramente con l’unità e collaborazione delle forze in un vasto movimento.