mercoledì 18 maggio 2011






http://www.aidos.it/ita/news/index.php?idPagina=885


Arrestata Maryam Bahrman, attivista per i diritti delle donne iraniane
17 Maggio 2011
"L’Italia deve mobilitarsi immediatamente per chiedere il rilascio di Maryam Bahrman, attivista iraniana per i diritti delle donne e i diritti umani, tra le promotrici della campagna per "Un milione di firme per l’uguaglianza" che chiede la revisione delle leggi che discriminano le donne nella Repubblica Islamica d’Iran".

È l’appello lanciato da Daniela Colombo, presidente di AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, alla notizia dell’arresto di Maryam Bahrman, avvenuto l’11 maggio a Shiraz, nella provincia di Fars, in Iran.

Ingegnere, impegnata per i diritti umani fin dai tempi dell’università, Maryam Bahrman è una delle più energiche e coraggiose attiviste per i diritti delle donne in Iran.

Su di lei pende l’accusa di "azione contro la sicurezza nazionale", motivata non solo dalla sua attività nell’ambito della campagna "One Million Signatures Campaign for Equality" a Shiraz, ma anche dalla sua partecipazione, nel marzo di quest’anno, alla CSW, Commission on the Status of Women (Commissione sulla condizione delle donne) delle Nazioni Unite, dove è stata ospite di un seminario parallelo organizzato da AIDOS con un intervento dedicato alle discriminazioni contro le donne nell’accesso alle nuove tecnologie informatiche.

"Dopo la mobilitazione per salvare dalla condanna a morte Sakineh, ancora più importante diventa levare le nostre voci a sostegno di Maryam Barman, una donna la cui unica colpa è quella di lottare per migliorare la condizione delle donne nel suo paese", afferma Daniela Colombo.

Cosa fare

In allegato trovate il file word "Lettere alle autorità iraniane" contenente il testo (in italiano e in inglese) di una lettera da inviare per posta (oltre che per e-mail all’unico indirizzo indicato), copiando e incollando il testo sulla vostra carta intestata o su un foglio bianco.

L’invio per posta è necessario, poiché esperienze precedenti hanno dimostrato che gli indirizzi e-mail vengono chiusi quando sono in atto mobilitazioni a sostegno di attivisti/e arrestati/e come in questo caso.

1) La versione italiana va inviata a

Ambasciatore Seyed Mohammad Ali Hosseini
Ambasciata della Repubblica Islamica d’Iran in Italia
Via Nomentana 363
00162 Roma

2) La versione inglese va inviata ai seguenti 3 indirizzi:

Head of Fars Province Judiciary Intestare la lettera: Dear Sir
Mr Zabihollah Khodaiyan
Piroozi Street
Shiraz, Fars Province
Islamic Republic of Iran

Email: khodaiyan@dadfars.ir

Minister of Intelligence
Intestare la lettera: Your Excellency
Heydar Moslehi
Ministry of Information
Second Negarestan Street
Pasdaran Avenue
Tehran, Islamic Republic of Iran

Secretary General, High Council for Human Rights
Intestare la lettera: Dear Sir
Mohammad Javad Larijani
High Council for Human Rights
[Care of] Office of the Head of the Judiciary
Pasteur St., Vali Asr Ave. south of Serah-e Jomhouri
Tehran 1316814737, Islamic Republic of Iran


Anche Amnesty International Sezione Italiana si è attivata.
Nel ringraziare di cuore tutte e tutti coloro che si attiveranno a sostegno di Maryam Bahrman, chiediamo gentilmente di darci comunicazione dell’azione intrapresa, indicandoci un indirizzo e-mail al quale inviare eventuali aggiornamenti sulla situazione di Maryam Bahrman.

In allegato è possibile scaricare il testo del resoconto stenografico dell'audizione del 18 maggio al Senato della Repubblica del Sottosegretario agli Affari esteri Alfredo Mantica e dell'intervento del Sen. Lucio Malan (PDL) sul caso di Mariam Bahrman.

In allegato, il testo dell'interrogazione d'urgenza al Ministro degli Esteri alla Ministra delle pari Opportunità delle senatrici Rita Ghedini e Francesca Marinaro

Lettera alle istituzioni italiane ed europee
Audizione Mantica e intervento Malan
Interrogazione senatrici Ghedini e Marinaro
Comunicato stampa
Lettere alle autorità iraniane
Interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Affari Esteri
Interrogazione parlamentare alla Commissione Europea
Lettera all'Ambasciatore italiano in Iran
Rassegna stampa - prima parte
Rassegna stampa - seconda parte